Si è aperta ufficialmente sabato a Firenze la settimana in cui Toscana presenta in anteprima al mondo i vini che arriveranno sul mercato nel 2018.
Da sabato 10 febbraio fino a tutta questa settima infatti 16 consorzi di tutela presentano in anteprima i loro vini a operatori e appassionati.

Sabato scorso è stata la volta di 11 consorzi: Carmignano, Casole d'Elsa, Colline Lucchesi, Cortona, Elba, Maremma Toscana, Montecarlo, Montecucco, Pitigliano e Sovana, Val di Cornia e Valdarno di Sopra.

Alla giornata inaugurale hanno partecipato l'assessore regionale all'Agricoltura Marco Remaschi, il direttore dello sviluppo rurale di Ismea Fabio Del Bravo, il nuovo presidente di Avito – l'Associazione dei consorzi toscani – Luca San Just di Teulada e che ha avuto come ospite d'eccezione Sting, anche lui produttore di vino nella sua tenuta Figline Valdarno.

Le anteprime sono continuate domenica 11 a San Gimignano con la presentazione della Vernaccia, che sarà replicata anche mercoledì 14 e a Montepulciano con la presentazione del Vino Nobile. Sempre domenica il Consorzio Vino Chianti ha presentato i suoi vini alla Fortezza da Basso a Firenze, mentre lunedì è stata la volta del Chianti Classico.

Una settimana che ha visto anche BuyWine, la più importante manifestazione vitivinicola della regione, dove hanno partecipato 215 aziende vitivinicole toscane per incontrare, con la così detta modalità b2b, cioè con incontri diretti faccia a faccia, 190 importatori provenienti da 39 Paesi: dagli Stati Uniti e dalla Cina, dalla Corea del Sud e Brasile, da Azerbaijan e Colombia.

Buy Wine è stata anche l'occasione per la presentazione del rapporto Ismea sul vino della Toscana del 2017. Un anno segnato dal caldo e dalla siccità e gelate tardive che ha visto una produzione di 1 milione e 6mila ettolitri, facendo registrare un calo di produzione del 38% rispetto al 2016, che comunque non hanno intaccato la qualità considerata molto buona nonostante gli anticipi di maturazione.

Ismea nel suo rapporto ha fotografato una realtà fatta di oltre 22 mila aziende e 58 denominazioni che generano un fatturato ex fabrica, cioè a livello di vendita aziendale, che si aggira intorno a 1 miliardo di euro, diviso tra circa 850 milioni di euro per i Dop e 148 milioni per le Igp, una cifra che costituisce il 12% del fatturato nazionale del vino.

Vino che normalmente viene venduto per il 60% sui mercati internazionali, primi tra tutti Germania e Stati Uniti che insieme coprono la metà delle esportazioni, per quanto si stai registrando un aumento delle vendite anche in Gran Bretagna, Russia e Canada.

L'appuntamento per gli appassionati ora è a Montalcino, che chiude la settimana di anteprime da venerdì 16 a lunedì 19 con Benvenuto Brunello.