Saranno 58 le aziende produttrici di vino, due in più rispetto al 2016, e due di liquori che insieme ai Consorzi di tutela "Vini Doc Cirò e Melissa" e "Vini Dop Terre di Cosenza", offriranno la possibilità di degustare le nuove annate di circa 500 etichette calabresi.
Vinitaly 2017 arriva in tempo per cogliere un momento particolarmente propizio per la vitivinicoltura e l'enologia calabrese, al centro delle attenzioni della stampa internazionale.
Intanto nel 2016 i vini calabresi hanno ottenuto numerosi riconoscimenti sia a livello nazionale che internazionale. Inoltre, nello scorso anno è aumentata in Calabria anche la produzione di vini biologici (+2,5% rispetto all'anno precedente, secondo i dati Sinab, aggiornati al 31/12/2015).
La Calabria vanta un patrimonio di circa 350 vitigni autoctoni preservati nel tempo grazie all'isolamento delle aree interne, con 12mila ettari di vigneti e una produzione di 400mila ettolitri di vino all'anno, di cui 70% rosso e 30% bianco.
Circa 10 milioni di bottiglie prodotte di cui il 15% immesse sul mercato estero.
Nel padiglione 12 A5/D5/B6/D6 la Calabria presenterà infatti le sue eccellenze in uno spazio comune di oltre mille metri quadrati, nel quale saranno condivisi momenti di incontro e dibattito, presentazioni ed opportunità di business.
In programma un palinsesto ricco di eventi di profilo tecnico, istituzionale, gastronomico e culturale e numerose degustazioni, tutto sotto la guida di esperti e giornalisti di settore di provenienza nazionale e internazionale, tra i quali spicca l'evento "La Scoperta…dall'America".
L'evento "La Scoperta…dall'America" si inserisce in un momento di attenzione del mercato statunitense, forte consumatore di rosati, nei confronti delle eccellenze calabresi, conseguenza del buon lavoro fatto negli Usa grazie alla coesione tra i dipartimenti dell'Agricoltura, del Turismo e l'Internazionalizzazione della regione, attraverso eventi targati "Rosso Calabria".
Infatti Danielle Pergament, per il New York Times, a gennaio ha indicato la Calabria come unica destinazione turistica italiana in una classifica mondiale dei 52 luoghi da visitare nel 2017, esaltando anche la cucina d'eccellenza di alcuni chef stellati calabresi.
A marzo, inoltre, Eric Asimov, sempre per la prestigiosa testata newyorkese, ha consacrato il vitigno calabrese Gaglioppo, che caratterizza il vino Cirò, inserendolo tra i dodici vitigni rari e di maggior valore del mondo.
L'attenzione che in questo momento si è risvegliata sulla Calabria è frutto di una strategia mirata perseguita dalla regione con continuità, in Italia e all'estero, attraverso eventi "Rosso Calabria" che hanno coinvolto giornalisti di settori chiave, come turismo ed enogastronomia.
A Verona la Calabria presenta la propria offerta enologica, ricca di storia e tradizione, ma anche di innovazione, affinamento delle conoscenze enologiche ed approfondimento delle nuove tecniche.
La qualità dei vini calabresi sta crescendo grazie alla passione dei giovani agricoltori che, con l'ausilio della ricerca, stanno migliorando la genetica dei vitigni autoctoni che stanno valorizzando.
I vitigni autoctoni calabresi danno vita a moltissime varietà di vino, tra cui nove con la certificazione Dop e nove con denominazione Igp. Il grande patrimonio ampelografico presente in Calabria comprende vitigni come il Gaglioppo, il Magliocco dolce, il Greco nero e quelli emergenti a bacca bianca come il Mantonico, il Pecorello ma anche il Guardavalle e il Greco bianco, che stanno interessando i mercati nazionali e internazionali proprio per la loro originalità.