La direzione Agroalimentare della Regione Veneto ha emanato il decreto che consentirà l'attivazione della misura della "riserva vendemmiale" per le uve destinate alla produzione di Prosecco Doc, così come previsto dalla normativa vigente.
Accogliendo le richieste del Consorzio di tutela del Prosecco Doc, la Regione Veneto consente che il supero ottenuto dalla vendemmia 2016 possa essere utilizzato per far fronte nelle annate successive a carenze di produzione, fino al limite massimo previsto dal disciplinare di produzione, oppure sbloccato, con provvedimento regionale, per soddisfare esigenze di mercato.

E' in corso di adozione analogo provvedimento da parte della Regione Friuli Venezia Giulia, per i territori del Prosecco che ricadono nella sua giurisdizione.

"La richiesta presentata dal Consorzio a nome dell'intera filiera è stata accolta - commenta l'assessore all'Agricoltura della Regione Veneto - perché si sono verificate le condizioni climatiche necessarie per favorire un processo di maturazione delle uve in grado di ottenere sicuramente spumanti di elevato standard qualitativo".

Tale volume di prodotto potrà essere utilizzato, qualora ne ricorrano le condizioni per un intervento riequilibratore limitato nel tempo.

"Ciò probabilmente - conclude l'assessore - contribuirà alla stabilità della denominazione e quindi accompagnare il sistema vitivinicolo del Prosecco con l'obiettivo di raggiungere un'evoluzione dell'offerta certificata compatibile con le dinamiche della domanda, senza dover ricorre nuovamente ad interventi straordinari".