La Calabria è pronta per aggredire il mercato, per comunicare la propria produzione e il proprio indirizzo di business verso l'internazionalizzazione e per rispondere concretamente alle esigenze di un mercato sempre più complesso ed articolato.
"In occasione della 50° Edizione di Vinitaly ci presentiamo con il nostro comparto vitivinicolo compatto per affermare con forza la presenza di una produzione che appartiene ad un percorso secolare. In questi anni di crisi il comparto vitivinicolo calabrese ha fatto passi da gigante, grazie al coraggio e alla tenacia dei nostri imprenditori – dichiara il presidente della Regione Calabria, con delega all’Agricoltura, Mario Oliverio.
"La nicchia produttiva che oggi esprime la Calabria nel panorama vitivinicolo Italiano può diventare leva per costruire un progetto di crescita per la nostra regione. - dice ancora Oliverio, che sottolinea come - al Vinitaly 2016, la più importante innovazione che i nostri vini offrono è quella di essere momento di coesione tra i produttori che convergono su un progetto comune per contribuire insieme alla creazione di un brand Calabria che dia al mondo la vera immagine della nostra terra".
Alla cerimonia inaugurale che si terrà domenica 10 aprile alle 14.00 nello stand C5, si alterneranno presenze istituzionali ed esperti enologi per conoscere nel dettaglio le caratteristiche della produzione, l'andamento dell'annata e le novità nella disciplina organica della coltivazione della vite e delle produzioni e del commercio.
La Calabria vanta un patrimonio di 350 vitigni, che sono diffusi su 12mila ettari di vigneto ed una produzione di vino da 400mila ettolitri all'anno, di cui 70% rosso e 30% bianco. Circa 10 milioni le bottiglie prodotte il 15% delle quali immesse sul mercato estero, con una ricorrenza della destinazione Germania. Le aree di produzione principali sono concentrate nei territori di Crotone, Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria. Da nord a sud, quindi, i vitigni autoctoni calabresi danno vita a moltissime varietà di vino, con ben 9 Dop e altrettante Igp.
Tra i vitigni a bacca rossa più significativi c'è senz'altro il Gaglioppo, che caratterizza le produzioni del Cirò e del Melissa Rosso nell'area del Crotonese. Tipico della zona del cosentino è invece il vitigno denominato Magliocco, in grado di offrire rossi corposi e strutturati.
All'interno dello spazio, collocato presso il Padiglione 12 – Stand C5, sarà possibile conoscere le eccellenze della produzione calabrese divisi per aree geografiche o per denominazione. Ben 56 aziende e i consorzi "Tutela Vini Doc Cirò e Melissa" e "Tutela e Valorizzazione Vini Dop Terre di Cosenza" caratterizzeranno uno spazio in cui si alternerà, inoltre, un fitto calendario di appuntamenti ed eventi rivolti al mercato.
Oggi la Calabria presenta la propria offerta enologica, ricca di storia e tradizione ma anche di innovazione e ricerca. Una regione pronta dunque ad affermarsi sul mercato, grazie ad un'operazione culturale che ha visto da prima l'attuazione di programmi organici che hanno permesso un attento studio del settore: ricerca, trasformazione, affinamento delle conoscenze enologiche ed un approfondimento delle nuove tecniche e delle nuove lavorazioni e successivamente un'azione di unificazione e aggregazione del comparto.
Sullo sfondo, ma non tanto, il grande impegno da parte dei produttori e l'attenzione da parte della macchina amministrativa con alcune misure di grande impatto economico recentemente attuate.
La Regione Calabria, oltre agli interventi previsti dal piano di sviluppo rurale, interviene oggi con 4,2 milioni di euro annui per misure rivolte al comparto vitivinicolo: promozione sui mercati terzi, ristrutturazione e riconversione dei vigneti, investimenti e vendemmia verde.