“Le performance positive del vino italiano in Germania devono essere di stimolo a intensificare la presenza su questo mercato strategico, proprio in ragione della sua maturità – sottolinea Piero Mastroberardino, presidente dell'Istituto Grandi Marchi - se nell'ultimo decennio il vino italiano è stato il simbolo dell'Italian life style, oggi si percepisce l'avvio di un cambiamento sociale che ci impone una presenza più forte e proficua in questo Paese”.
Per l'Istituto è necessario che per le nuove generazioni tedesche bere vino italiano rappresenti un fattore distintivo; tra le priorità c'è il presidio dei canali horeca e delle enoteche per difendere le posizioni raggiunte e acquisirne di nuove, in parallelo con il trend di sviluppo nei canali moderni.
“L'Istituto Grandi Marchi ha scelto la Germania in occasione del suo evento annuale istituzionale. Non si tratta di un intervento spot ma di un piano di promozione di respiro ampio, a prescindere dai programmi dell'Ocm, prettamente rivolto all'Europa, in cui le 19 cantine associate realizzano oltre il 40% del loro valore export”.