Il Consorzio tutela Vini Valpolicella ha approvato all'unanimità il proprio bilancio 2014. L'esercizio ha destinato il 96% dei propri costi ed attività (1,750 milioni di euro) alla promozione, al marketing e alla tutela delle denominazioni rappresentate. “Stiamo lavorando anche oltre le nostre forze – commenta il presidente del Consorzio Christian Marchesini tutelare e promuovere i prodotti significa salvaguardare le aziende anche sui mercati internazionali dove riscontriamo purtroppo sempre maggiori tentativi di frode. E' una battaglia che combattiamo quasi in solitudine, per questo ci aspettiamo una maggiore attenzione da parte degli organismi preposti che cercheremo di coinvolgere nelle problematiche del territorio della Valpolicella”.

L'attività di promozione quest'anno prevede, dopo le consuete tappe di Anteprima Amarone, Vinitaly e Prowein, una missione in Canada con 12 aziende (25-27 maggio, con tappe a Montreal e Vancouver), un viaggio in Cina e Taiwan (29 giugno-4 luglio), un ritorno in Cina e un incontro a Hong Kong (14-18 luglio). Oltre a questo è in programma l'incontro con i blogger provenienti dai mercati dei Paesi terzi (31 agosto – 4 settembre). Il 6 settembre sarà invece la volta di 15 buyer nord americani e dell'area asiatica con educational, B2B e degustazioni. Tra ottobre e novembre è previsto poi un progetto di internazionalizzazione con l'incoming di giornalisti e operatori canadesi e la partecipazione a Vinitaly Hong Kong.

Il nostro Consorzio, con 7695 ettari vitati nel 2015, è quello che produce più valore in Italia grazie alla crescita dell'Amarone e negli ultimi anni anche del Ripasso – commenta Olga Bussinello, direttore del Consorzio tutela Vini Valpolicella – con una quota di export complessiva che supera l'80%. Abbiamo poi ritenuto di dare il via a un osservatorio affidato a Wine Monitor di Nomisma, con l'obiettivo di monitorare i mercati internazionali e la loro percezione del brand Valpolicella. L'osservatorio ci fornirà dei focus su Paesi chiave del mercato, come il Canada, oltre che una ricognizione delle aziende del territorio e delle loro performance”.

Il Canada è uno dei primi obiettivi del Consorzio. “Con gli Usa sono i principali mercati terzi per i nostri vini – continua la Bussinello – le piazze di Montreal e Vancouver hanno trainato una crescita dei consumi del 62% dal 2000 a oggi. Il valore delle importazioni canadesi (1,5 miliardi) è secondo solo agli Usa tra i Paesi Terzi, con il vino made in Italy che vale il 20% della domanda complessiva”.