Gli uffici della Toscana e dell’Umbria dell’Icqrf, insieme ai Nas, ai Nil Carabinieri di Livorno e Grosseto e ai militari della Stazione Carabinieri di Orbetello, hanno svolto accurate verifiche fisiche e documentali nelle due cantine di una delle più grandi aziende vinicole della provincia grossetana. Il sequestro è stato necessario per l’assoluta mancanza di tracciabilità documentale dei mosti in fermentazione presenti nei vasi vinari al momento del controllo. Infatti l’azienda non aveva effettuato alcuna annotazione sui Registri vitivinicoli. I mosti in fermentazione non erano identificabili per l’assenza delle indicazioni obbligatorie nei cartelli apposti sulle vasche e per la mancanza dei relativi documenti di accompagnamento. Inoltre sono state rilevate altre irregolarità amministrative di natura igienico sanitaria e urbanistica, che saranno segnalate alle Autorità competenti.
“Abbiamo un sistema di controlli efficace e ben radicato sul territorio - ha dichiarato il ministro Maurizio Martina, commentando l’attività eseguita nell’ambito dei controlli della campagna vendemmiale -, come dimostra anche questa operazione. Dall’inizio dell’anno abbiamo fatto più di 60mila controlli, anche per tutelare i nostri prodotti a denominazione, come in questo caso. La reputazione e la sicurezza dei nostri vini d’eccellenza va salvaguardata attraverso operazioni sinergiche che vedano il coordinamento degli organismi di controllo e mettano fuori gioco chi viola la legge. È un tema sul quale siamo costantemente impegnati e che vogliamo rilanciare anche in ambito europeo con il Forum sulla lotta alla contraffazione agroalimentare che organizzeremo a Milano a marzo 2015, riunendo tutti gli organismi di controllo europei”.
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Fonte: Mipaaf - Ministero delle politiche agricole alimentari forestali