Il “km illimitato”
“Riteniamo che non sia in alcun modo possibile fermare la corsa dei nostri vini all’estero”, ha aggiunto Adriano Orsi, presidente del Settore vitivinicolo di Fedagri. "Il nostro slogan, km illimitato, è dunque una fotografia del comparto vinicolo italiano, che vede ormai venduta all’estero la metà esatta del vino prodotto. Avevamo provato a fare delle proiezioni sulla base delle principali distanze coperte dalle nostre aziende che vendono vini dalla Germania al Canada, fino al Giappone o alla Russia: la cifra era talmente alta che risultava difficile contenerla, da qui è nata l’idea dell’“illimitato”, aggettivo a cui abbiamo inteso dare anche un'accezione positiva e improntata all’ottimismo, nel senso di non intravedere mai limiti o freni alle esportazioni del nostro vino made in Italy".
L’incidenza dell’export sui fatturati delle cantine Fedagri
Le cantine cooperative stanno sempre più consolidando la loro presenza sui mercati esteri, tanto che in molte di esse le vendite all’estero rappresentano oltre il 50% del fatturato generato. È il caso delle di Mezzacorona, con l’82% di quota fatturato derivato dall’export (133 milioni su un totale di 163), o della cantina La Marca di Oderzo (Treviso), attiva nella produzione di Prosecco Doc, che fattura 55 milioni di euro di cui il 70%, pari a 42 milioni, generato dall’export, o ancora della trentina Cavit, in cui i ricavi dall’estero sono pari a 119 milioni su un totale di 153, pari al 78%. Significativa anche le performance economiche del Gruppo Caviro, i cui ricavi dalle esportazioni ammontano a oltre 75 milioni di euro (27% su un totale di 327 milioni), che, come ha ricordato il direttore generale Sergio Dagnino in conferenza stampa, è la prima azienda italiana in Germania e Russia sia a volume che a valore e la prima in Francia a volume; in Gran Bretagna e in Spagna è oggi la seconda azienda a valore e volume. Caviro è inoltre proprietaria del marchio Tavernello, il primo marchio italiano nel mondo.
Ma le esportazioni interessano anche realtà di medie o piccole dimensioni: è il caso ad esempio della cantina Trinitapoli, situata ai confini delle province di Foggia e Bari, che produce 16 milioni di litri di vino per 5 milioni di fatturato. Dopo aver ottenuto, nel 2011, il riconoscimento della Doc Tavoliere delle Puglie per il suo vitigno autoctono Nero di Troia, ha trovato nuovo slancio per le esportazioni e oggi vende i suoi vini, oltre che in Europa, fino al Canada, dove le bottiglie sono entrate anche in ristoranti di Montreal.
Il vino è sicuramente il comparto cooperativo dell'agroalimentare maggiormente internazionalizzato, con il 58% delle cantine che può essere definito esportatore abituale. Tra i mercati di maggior interesse vi è la Germania, in cui esportano l’83% delle cooperative esportatrici di Fedagri, gli Stati Uniti con il 45%, mentre con il 35% seguono Canada, Svizzera e Gran Bretagna.
Fedagri al Vinitaly
Il presidente Mercuri ha annunciato che quest’anno la federazione sarà presente a Vinitaly con un’immagine coordinata che mira ad accrescere il senso di appartenenza delle oltre 170 cantine presenti in fiera. Nel catalogo espositori ufficiale, le cantine associate a Fedagri sono contraddistinte dalla presenza del logo dell’organizzazione nella scheda di ogni azienda. In fiera sarà inoltre distribuita una mappa con l’elenco dettagliato di tutte le cantine Fedagri presenti e l’indicazione della loro ubicazione in fiera. Allo scopo di rendere riconoscibili le cantine associate a Fedagri presenti al Vinitaly, verrà collocato all’ingresso di ogni stand un elemento decorativo raffigurante il logo Fedagri. Nel sito web www.kmillimitato.com, creato per raccontare la presenza delle cooperative Fedagri al Vinitaly 2014, sarà possibile conoscere da vicino le 170 cantine, scoprire dove sono i loro stand e leggere nomi e caratteristiche dei loro vini.
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Fonte: Fedagri - Confcooperative