Veneto, Emilia Romagna e Puglia sono state le tre regioni più importanti per la produzione del vino in Italia negli ultimi cinque anni. Si è affermata la produzione di vini di qualità con Doc/Docg in crescita fino al 40%  a scapito dei vini da tavola mentre si delinea la tendenza a un aumento della produzione dei vini bianchi rispetto ai vini rossi. Questa è la fotografia del settore vinicolo italiano realizzata in occasione del Convegno espositivo Viticoltura-enologia in programma a Padova il prossimo 12 dicembre e dedicato all’aggiornamento tecnico per gli addetti ai lavori.

Secondo la rielaborazione dei dati Istat realizzata da Senaf (in occasione del convegno che si terrà il 12 dicembre) la regione Veneto conferma il suo primato nella produzione vinicola italiana con una produzione media di 8.219.000 ettolitri di vino negli ultimi 5 anni. Seconda piazza per l’Emilia Romagna con 6.524.000 che precede la prima regione del Sud, la Puglia, che chiude il podio della produzione vinicola italiana.  La Sicilia è ben stabile al quarto posto anche perché produce più del doppio della quantità di vino prodotta dal Piemonte, che precede proprio di una misura la Toscana in una sfida fra le regioni con la produzione dei più famosi vini italiani. Il tema della qualità è al centro della viticoltura italiana degli ultimi cinque anni con la ricerca di un’offerta produttiva sempre più elevata.

Analizzando il peso dei vini a denominazione si nota che nel 2008 i vini Doc/Docg coprivano solamente il 33% della produzione italiana mentre nel 2012 questo dato arriva al 40% con una crescita progressiva e costante negli anni. Un dato correlato e particolarmente significativo è invece il crollo della quantità dei semplici vini da tavola, che sono passati dal 37% al 26%. Se si considera invece il 2005, si vede che la produzione di questa tipologia di vini è addirittura dimezzata: dal 2005 al 2012 passa da 20 milioni di ettolitri a 10. Un altro trend importante è la crescita dei vini bianchi in Italia a scapito dei vini rossi. Si è passati gradualmente da una situazione del 2008 che vedeva un bilanciamento del 53%-54% costituito da vini rossi e vini bianchi fermi al 46-47%, a un 2012 che vede una proporzione invertita, con i vini bianchi a coprire il 51,5% della produzione di vino. A livello macroregionale, si denota come il nord sia stata indubbiamente l’area guida per la produzione vinicola italiana con una media di 2.119.700 ettolitri prodotti, staccando nettamente il meridione fermo a 17.652.000 mentre il centro Italia ha contributo con una produzione media di 5.765.000.

Lo scenario della produzione vinicola degli ultimi cinque anni indica chiaramente come l’Italia abbia abbracciato la strada della produzione di qualità, puntando alla valorizzazione della propria offerta sia per il mercato interno ma anche verso quello estero. Il prossimo Convegno espositivo Viticoltura enologia metterà a fuoco questa tematica, offrendo a tutti gli operatori della filiera il necessario aggiornamento tecnico e tecnologico in grado di rispondere alle nuove sfide del mercato. Un appuntamento di particolare importanza ed interesse per il mondo vitivinicolo italiano come è attestato dalla presenza dell’Oiv, Organizzazione internazionale della vigna e del vino, sponsor ufficiale della manifestazione e dall’ampia adesione riscontrata dal mondo dei consorzi di tutela dei vini italiani” dichiara Costanza Fregoni, coordinatore tecnico dell’evento.