"Un decreto molto atteso dalle imprese agricole - sottolinea la Confederazione italiana agricoltori - dal momento che sono circa 128mila i lavoratori extracomunitari occupati nelle campagne italiane".
Una manodopera fondamentale del settore primario, soprattutto in corrispondenza delle grandi raccolte. Lo conferma, Cia ricordando che il 53,8 per cento è impiegato nella raccolta della frutta e nella vendemmia; il 29,9 per cento nella preparazione e raccolta di pomodoro, ortaggi e tabacco; il 10,6 per cento nelle attività di allevamento; il 3,2 per cento nel florovivaismo e il restante 3,5 per cento in attività agrituristiche.
Una critica alla burocrazia arriva dalla Confederazione che sottolinea come "l’iter tecnico-amministrativo previsto dal decreto flussi non ha ancora raggiunto i livelli di snellezza e velocità necessari alle imprese agricole per poter programmare ed effettuare le attività stagionali. Devono definitivamente consolidarsi quest’anno - puntualizza - le semplificazioni legislative introdotte nelle procedure, quali il silenzio-assenso e il nulla osta pluriennale per incentivare i canali di ingresso al lavoro e la fidelizzazione tra imprese e lavoratori.
Serve - conclude Cia -, promuovere ulteriormente il ruolo delle organizzazioni professionali attive nella gestione delle richieste di assunzione delle imprese al fine di garantire correttezza e trasparenza".
Le domande dovranno essere inviate esclusivamente per via telematica dal portale del ministero dell'Interno compilando il 'modulo C' disponibile on line fino al 31 dicembre 2013.