“Sia in Italia che in Europa è arrivato il momento di fare scelte di politica agricola importanti e lungimiranti, in grado di promuovere modelli di produzione del cibo sostenibili, proprio come il biologico”.
Così Andrea Ferrante, presidente nazionale Aiab, ha aperto la conferenza stampa di presentazione del Congresso Federale promosso dall'Associazione italiana agricoltura biologica 'Il Bio che cambia' in programma dall'1 al 4 dicembre prossimo presso il Centro Congressi della Provincia di Milano.
Il congresso, a cadenza triennale, patrocinato da Mipaaf, regione Lombardia, Camera di commercio, Provincia e Comune di Milano riceve inoltre il sostegno di Brio, BtoBio, Novamont e Sana.
Crisi e politiche agricole
“Il modello biologico si basa su un concetto alternativo di economia, fondato sulle relazioni tra persone, comunità e ambente – ha spiegato Ferrante - e l'alleanza fra produttori e cittadini consapevoli è la base della nostra forza”.
Rinunciare in ambito europeo a scelte di politica agricola volte a promuovere e sostenere gli agricoltori, biologici in particolare, porterebbe - secondo il presidente Aiab che fa un chiaro riferimento agli eventi che in questa fase storica interessano la Pac -, alla scomparsa del sistema agricolo.
L'accento sul sostegno istituzionale alle produzioni biologiche, apparentemente partigiano, fa riferimento ai dati che identificano il bio italiano come unico settore in crescita nel segmento di mercato occupato dall'agroalimentare.
Anche in questo comparto però, nonostante la crescita dei consumi, le ripercussioni della crisi contingente si sentono e fanno registrare negli ultimi dieci anni un calo di oltre 13mila operatori e di oltre 120mila ettari.
Biologico è territorio
Pescando ancora una volta dall'attualità che ci porta ai tragici eventi che hanno interessato le regioni Toscana, Liguria, Calabria e Sicilia, ci imbattiamo - lo ricorda Damiano di Simine presidente di Legambiente Lombardia - nell'importante ruolo di salvaguardia del territorio e del paesaggio da cui l'agricoltura non può prescindere.
“Il territorio agricolo è in grado di offrire una quantità impressionante di servizi ambientali oltre alla normale produzione agricola – ricorda Di Simine -, ma la condizione è che venga trattato secondo pratiche rispettose della vita e della chimica del suolo”.
Negli stessi giorni di programmazione del Convegno Aiab, a Bari si svolge il Congresso nazionale di Legambiente 'Capire il futuro per cambiare il presente. La forza dell'ambientalismo per vincere le sfide del mondo moderno'. I due eventi sono gemellati.