Puglia
Furti di rame a Foggia, Confagricoltura diffida Enel

Confagricoltura Foggia ha inviato all’Enel, tramite uno studio legale, una lettera di diffida ad adottare immediatamente i necessari interventi  per ripristinare i collegamenti elettrici nelle aziende agricole che hanno subito furti di cavi di rame.

"L’iniziativa - ha fatto sapere Confagricoltura Foggia - si è resa necessaria perché l’Enel, nonostante i solleciti anche da parte della Prefettura, continua ad operare con grande lentezza e ritardi nella riattivazione delle reti danneggiate".

Secondo l'organizzazione la lentezza delle operazioni di ripristino ha privato gli agricoltori dell’energia elettrica necessaria a portare avanti la normale attività produttiva, creando danni economici "incalcolabili", per il risarcimento dei quali Confagricoltura Foggia sta predisponendo un class action dinanzi all’Autorità Giudiziaria.

Confagricoltura ricorda che negli ultimi due anni, in provincia di Foggia (al primo posto in Italia per questo tipo di reato), sono stati rubati 800 chilometri di cavi di rame. "Quaranta solo nei mesi di luglio e agosto, che Enel non ha ancora ripristinato - precisa Confagricoltura -  E nel pieno dell’attività produttiva e in una situazione di crisi generalizzata dell’agricoltura della Capitanata che ha interessato in particolare il settore ortofrutticolo".

Fonte: Confagricoltura

 

Sicilia
Furti di cavi di rame anche in Sicilia

Il presidente di Confagricoltura Siracusa, Massimo Franco, afferma che dall'inizio dell'anno sono state rubate linee elettriche per 50 chilometri, con un danno stimato di un milione e 300 mila euro per l'Enel, senza considerare i disagi per i produttori agricoli.

Ieri, nel corso di un vertice convocato dal prefetto su richiesta di Confagricoltura Siracusa è emerso, inoltre, che dei 50 chilometri di linee elettriche rubati, ne sono stati ripristinati sinora solo venti. Una difficoltà che l'Enel motiva con la vetustà delle linee e con la necessità di riprogettarne di nuove.

"Abbiamo evidenziato le difficoltà che abbiamo per i motori elettrici da irrigazione - ha detto Massimo Franco - in un momento di piena attività produttiva. Gli 84 giorni che l'Enel considera come termine per gli interventi di ripristino sono evidentemente incompatibili con le nostre esigenze".

L'Enel, che ha partecipato al vertice, su sollecitazione dello stesso prefetto, ha preso l'impegno di ridurre al minimo i disagi e ha chiesto a Confagricoltura di supportarla nell'individuazione delle linee da ripristinare in via prioritaria.

Fonte: Confagricoltura

 

Veneto
Lavoro, utilizzati un milione di voucher

"Il Veneto si conferma ancora una volta la prima Regione in Italia per numero di voucher venduti. Gli ultimissimi dati Inps aggiornati al 31 agosto – rileva Coldiretti - evidenziano che sono stati venduti un milione di buoni lavoro pari ad un valore di 10 milioni di euro".

Il settore più gettonato da disoccupati, cassa integrati, pensionati, studenti è quello agricolo con 600 mila pezzi acquistati da aziende che per 10 euro hanno impiegato  personale per le attività di raccolta frutta e verdura o per cura e manutenzione degli animali.

Tra tutte le province primeggia Treviso con 149mila, seguita da Padova con 115mila distaccata di poco da Vicenza (112mila) e Verona (74mila).

"Uno spaccato che testimonia quanto l’agricoltura - precisa Coldiretti -  sia ancora capace, nonostante i tempi della crisi e seppure per attività occasionali, di offrire opportunità di lavoro a soggetti inoccupati rendendoli protagonisti attivi del sistema economico di una Regione che guarda sempre più alla trasparenza e alla legalità".

Fonte: Coldiretti Veneto

 

Lazio
Avviato un tavolo di filiera dell'ovicaprino

"Abbiamo dato avvio ad un tavolo di filiera dell'ovicaprino per rendere concrete tutte le azioni che la Regione sta mettendo in campo per lo sviluppo del settore".

Parole dell'assessore laziale all'Agricoltura, Angela Birindelli, a conclusione del tavolo ovicaprino tenutosi il primo settembre 2011 in Regione, alla presenza di alcuni rappresentanti delle organizzazioni agricole, del mondo della cooperazione e degli industriali di trasformazione.

L'assessore ha ribadito la sua volontà di coinvolgere per intero la filiera nel rilancio del settore: "Perché il confronto possa dare risultati concreti, è necessario il senso di responsabilità e la volontà di condivisione da parte di tutti". 

"La Regione - ha aggiunto la Birindelli - propone un progetto condiviso di rilancio di una filiera ovicaprina interamente laziale, a beneficio anche degli industriali del settore e ha già pronti 15 milioni di euro per riaprire i bandi destinati all'ammodernamento delle aziende e alla promozione e commercializzazione dei prodotti caseari di qualità sui mercati". 

Coldiretti Lazio commenta positivamente l'iniziativa dedicata al settore ovicaprino: "E' senza dubbio positivo l'avvio dei lavori relativi al tavolo di filiera con il quale si potranno programmare azioni e misure idonee a rispondere alle esigenze del settore che purtroppo e' in crisi".

"Il percorso delineato dall'assessore regionale all'agricoltura Angela Birindelli - ha aggiunto il direttore Aldo Mattia - ci trova perfettamente in sintonia poiché in linea con il progetto di Coldiretti per una filiera agricola tutta locale".

Fonte: Agrapress

 

Umbria
Campagna cerealicola 2011, boom di orzo

Diminuisce la produzione di grano duro, ma aumenta quella di grano tenero ed è addirittura boom per quella di orzo. E' la fotografia delle operazioni di mietitura appena concluse in Umbria secondo l'ultimo rapporto Assocereal, l'associazione di agricoltori emanazione di Confagricoltura Perugia

Per il grano duro la produzione 2011 si attesta intorno ai 480 mila quintali, quella del frumento tenero intorno all'1,4 milioni di quintali mentre l'orzo si avvicina ai 3 milioni di quintali

Luca Blasi, presidente Assocereal, invita a non sottovalutare quest'ultimo dato "che apre scenari importanti con notevoli opportunita' di mercato per gli imprenditori umbri".

Fonte: Agrapress

 

 

Veneto
Buon avvio per la stagione del radicchio

E' partita nel Veneto la stagione del radicchio. Il primo raccolto non sta deludendo, anche se i prezzi sono un po' sotto tono: la quotazione iniziale è stata più bassa rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma già si preannuncia una sua lievitazione a causa di una disponibilità contenuta di merce.

L'andamento climatico sembra favorire il radicchio. Per ora sono pronte la varietà precoci del rosso di Chioggia, di Lusia e di Verona; presto arriverà il precoce di Treviso.

Secondo le previsioni, in Veneto la produzione si attesterà a 8.500 tonnellate su una superficie di 8.500 ettari, per un valore di 16 milioni di euro.

Fonte: Orto Veneto