Si è posta questa domanda Image Line che, in collaborazione con il Crea, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, organizzerà il 14 Settembre a Macfrut il convegno “Cosa c’è dietro 1 Kg di fragole? La fragolicoltura italiana a 20 anni dalla scomparsa di Pasquale Rosati”. Ben lontana da essere una metrica qualunque, il chilo rappresenta l’unità di misura con cui si valuta il prezzo di vendita, l’acquisto medio di una famiglia italiana (due cestini da 500 gr) e la quantità di prodotto a pianta percepita dai produttori come spartiacque tra reddito e non reddito.
 
Dietro il prodotto pronto alla vendita c’è l’operato di vivaisti, produttori, grande distribuzione ed infine a valle mercati italiani ed internazionali a cui è indirizzato, mossi da nuove tendenze ed esigenze date dal contesto socio-economico. Per tracciare traiettorie di sviluppo diverse è indispensabile comprendere la situazione attuale e le possibili evoluzioni del comparto.
Durante il primo giorno di Macfrut, dalle 15.00 alle 17.00 presso la Sala Diotallevi 2 di Rimini Fiera, il convegno metterà a confronto opinion leader delle diverse fasi della filiera, in tre momenti distinti volti a mettere in luce passato, presente e futuro della fragolicoltura italiana.
 
Fonte foto: © AgroNotizie

Tre interventi per ricordare la storia della fragolicoltura italiana
Il convegno avrà inizio con tre nomi importanti dell’innovazione varietale. Apriranno i lavori le relazioni di Carlo Fideghelli, già direttore Istituto sperimentale per la frutticoltura di Roma, Walther Faedi, coordinatore nazionale Progetto Liste varietali Mipaaf + Regioni, e Bruno Mezzetti, docente Univpm, per raccontare la persona e l’eredità di Pasquale Rosati. Nel ventennale dalla morte si renderà omaggio al noto ricercatore, figura centrale della fragolicoltura italiana, il cui operato ha tutt’oggi riflessi sulla produzione fragolicola.
 
Due relazioni per fotografare l’Italia di oggi
Da un lato c’è un'Italia che produce, dall’altro un'Italia fatta di consumatori pronti ad accogliere (o meno?) il raccolto, continuando pur sempre a rappresentare il mercato di riferimento del prodotto italiano.
Nella seconda fase del convegno interverranno quindi Elisa Macchi, direttore Cso, per fornire un inquadramento del settore fragolicolo dal punto di vista produttivo, e Michele Dall’Olio, head of marketing research di AgroTer, per presentare i trend di consumo italiani.
 
Un talk show per delineare tendenze in corso e traiettorie future
Sulla scorta degli spunti tratti dagli interventi precedenti, 6 professionisti del settore coordinati da Lorenzo Cricca, giornalista di AgroNotizie, si confronteranno sulle criticità ed opportunità di sviluppo della fragolicoltura italiana. Nell’obiettivo di coinvolgere rappresentanti di diverse fasi della filiera, congiuntamente ad un punto di vista internazionale, comporranno la tavola rotonda: Gianluca Baruzzi, ricercatore Crea frutticoltura di Forlì, Pierluigi Lucchi, tecnico Cav Tebano, Pietro Ciardiello, presidente Mediterraneo Group, Primo Anselmi, direttore generale Apo Scaligera, Alberto Pianezzola, direzione assicurazione qualità Esselunga e Mike Knowles, managing editor di Fruitnet.com e editor di Eurofruit.
 
Un momento di aggiornamento e dibattito per trarre spunti utili per la propria attività, a qualsiasi fase della filiera essa si collochi, e delineare in maniera efficace e coerente il domani di una delle eccellenze del panorama ortofrutticolo italiano.
 
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L’evento è patrocinato da Soi-Società di ortofrutticoltura italiana e Crea-Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria e promosso da Plantgest.com, una finestra sempre aperta sulle innovazioni varietali e tecniche in frutticoltura. Apriamo le porte all’innovazione per creare quel valore aggiunto indispensabile per cogliere le opportunità di un mercato globale e sempre più competitivo.
 
 

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