Pur non essendo più i primi indiscussi produttori di uva al mondo in quanto superati dalla Cina (secondo i dati riportati nel 2019 dall'Organizzazione internazionale della vigna e del vino), noi italiani, in quanto a qualità delle uve e dei vini, possiamo ancora dire la nostra.

Già nei primi anni del XX secolo vengono promulgate le prime leggi specifiche tese a disciplinare la produzione del vino e successivamente a regolamentare, per molte Dop, il quantitativo di prodotto ad ettaro. Ma allora, ha ancora senso apportare azoto alle piante se poi si devono defogliare e diradare i grappoli? Dipende!
 
Foglia di vite

Se l'apporto di azoto è in forma ammoniacale probabilmente no, oltre ad uno sbilancio vegeto-produttivo potremmo incorrere in spiacevoli odori in vinificazione. Apportando però sostanza organica la risposta cambia in quanto l'effetto più diretto è l'aumento dell'azoto prontamente assimilabile (Apa) che ha diversi effetti positivi in vinificazione: migliora la moltiplicazione delle cellule del lievito, incide sulla velocità di fermentazione, influenza la produzione di composti sensorialmente attivi positivamente (esteri, acetati, tioli, polisaccaridi ecc…).

A tal proposito Fomet Spa fornisce una gamma di prodotti specialistici che vanno incontro alle esigenze del viticoltore più esperto.

In primavera si ha la possibilità di usare organominerali pellettati come Mangusta®, Leopard®, Tiger®, Dingo® (quest'ultimo di nuova formulazione) per quanto riguarda l'agricoltura biologica e Teos®, Unis® e Seti® per quella in regime convenzionale.
Questi prodotti sono tutti accumunati da una matrice di base derivante da letami fermentati e umificati per 9 mesi, perfettamente sanificati e ricchi in acidi umici e fulvici.

A seguire si interviene con prodotti fogliari per apportare gli elementi necessari alla pianta nel momento in cui lo richiede.
Kappabrix® contenente potassio da carbonato, alghe e acidi umici, distribuito a partire dalla preinvaiatura, ha dimostrato uniformare la maturazione, migliorare la colorazione e aumentare il grado zuccherino dell'acino. Esigenze più specifiche invece prevedono l'uso di Ironleaf MN® (Fe e Mn chelati), Kaim MN® (Mn chelato con acidi umici) e Kick Extreme®, prodotto specifico a base di calcio per l'indurimento della buccia dell'acino.
 
Vitigno

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