Entrambe le serate sono state introdotte da Giovanni Corbellini, country manager di Fmc, il quale ha colto l’occasione per tratteggiare anche gli aspetti salienti della nuova società.
Fra gli ospiti anche enti ufficiali, i quali hanno fornito importanti approfondimenti sul Pan e sulle avversità emergenti per gli agrumi. Giuseppe Marano, del Servizio fitosanitario siciliano, ha infatti riassunto i concetti chiave del Pan, declinati nella realtà siciliana, mentre Riccardo Tumminelli, del Servizio fitosanitario siciliano, e Carmelo Mennone, di Alsia Basilicata, hanno offerto una carrellata delle molteplici avversità che minacciano gli agrumi, non solo in Italia, bensì anche all’estero, a partire da patologie come il Citrus Greening, batteriosi ormai diffusasi dall'Oriente in diversi Paesi, tra cui gli Usa, facendosi segnalare nel giro di pochi anni in quasi tutte le contee della Florida.
Circa la mosca degli agrumi, tema clou delle due serate, fra i diversi aspetti tecnici trattati è emerso soprattutto come si debbano favorire sempre più le pratiche e gli strumenti che ottimizzino la gestione dell’insetto e della coltura, a partire dal monitoraggio e dall’alternanza degli insetticidi utilizzati.
Nei cinque anni di sperimentazione in campo Smart 440 EW ha dimostrato ottima efficacia e un eccellente profilo residuale
(Foto: © Fmc)
Domenico Serra, di Agrigeos, e Vincenzo Lo Sacco, technical manager Sud di Fmc, hanno invece condiviso con la platea i risultati delle sperimentazioni di campo svolti a partire dal 2011. Dai cinque anni di sperimentazione è emerso come Smart EW abbia performato sempre in linea coi migliori standard di riferimento attualmente utilizzati, sia quando applicato a piena chioma, alla dose di 1,1 L/ha, sia in guisa di esca proteica, da applicare in ragione di 80 L/ha con una concentrazione di prodotto allo 0,7%. Dai risultati è emerso come Smart 440 EW sia prodotto ideale da utilizzare in alternanza con altre soluzioni a differente modalità d’azione, contribuendo anche all’ottimizzazione del profilo residuale dei raccolti.Alessandro Guarnone, responsabile R&D di Fmc, ha infine offerto una panoramica tecnica di Smart 440 EW, a partire dalla formulazione stabilizzata come emulsione olio/acqua grazie a specifici surfactanti brevettati. Il formulato si presenta perfettamente selettivo verso le colture e stabile nel tempo. Ha inoltre permesso al prodotto di non avere alcuna frase di rischio a sfondo tossicologico, a tutto vantaggio degli operatori e degli astanti.
La scarsa persistenza di malathion nell’ambiente ne minimizza inoltre anche gli aspetti ambientali, mentre sugli insetti agisce prontamente per contatto, ingestione e inalazione, assicurando anche un apprezzabile effetto abbattente sugli adulti presenti in campo al momento del trattamento.
Fra i punti di forza del prodotto vanno segnalati i 2 mg/kg di Lmr, al di sotto dei quali i residui scendono già entro pochi giorni dall’ultimo trattamento dei tre teorici permessi. Ciò va perciò incontro anche ad alcune specifiche richieste di diverse filiere agroalimentari in materia di residui.
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Fonte: Agronotizie