Da un anno sappiamo che Affirm è un insetticida specifico per i lepidotteri. Fino a ora si è confrontato per lo più "solo" con la Carpocapsa, fitofago "monstre" della frutticoltura. Ora all'etichetta di Affirm si aggiungono anche i lepidotteri chiave di vite e orticole, ampliando al contempo gli usi anche su altri fruttiferi.

 

Un ripasso utile
Affirm è formulato in granuli idrosolubili ed è a base di emamectina benzoato (0.95%). E' un insetticida appartenente alla nota famiglia delle avermectine e agisce bloccando la trasmissione degli impulsi nervosi dell'insetto agendo sui canali del cloro del sistema nervoso. Una volta assorbita la sostanza attiva, per contatto o ingestione, l’insetto cessa di nutrirsi andando incontro a paralisi irreversibile. Affirm possiede spiccate proprietà larvicide ed è dotato di buone attitudini translaminari, grazie alle quali forma anche una riserva attiva negli organi vegetali da proteggere.


Modalità e dosi d'impiego
Su vite Affirm è efficace sulle note tignole, le quali possono essere controllate durante le differenti generazioni. Sulla prima si può effettuare il trattamento in prefioritura, alla comparsa delle prime larvette. Su seconda e terza generazione il momento ottimale è quello corrispondente alla fase di testa nera (3-7 giorni dopo l'inizio delle catture). In caso di forte pressione del parassita, oppure di voli particolarmente prolungati, è consigliabile effettuare un primo intervento nella fase di ovideposizione e un secondo intervento dopo 14 giorni, non oltrepassando il limite massimo di tre trattamenti per anno.
Sui fruttiferi Affirm controlla ricamatori, cidia, carpocapsa e anarsia. Sui carpofagi è bene iniziare i trattamenti alle prime schiusure delle uova, monitorando il picco del volo utilizzando trappole a ferormoni. L'eventuale trattamento successivo va posizionato a un intervallo di 7-10 giorni.
Su larve svernanti dei ricamatori si deve intervenire alla ripresa dell’attività trofica in pre o
post-fioritura. Sulle generazioni estive è bene attendere le prime schiusure delle uova. Grazie alla propria translaminarità, Affirm è attivo anche sui fillominatori, sui quali è bene iniziare i trattamenti alla comparsa delle prime mine. Sui fruttiferi si può effettuare un numero massimo di 2 trattamenti per anno su melo e pero, mentre su pesco, nettarine e albicocco si possono effettuare fino a tre trattamenti per anno.
Sulle colture orticole Affirm appare un potente larvicida da posizionarsi alla schiusura delle uova o sulle larve nei primi stadi di sviluppo. I trattamenti successivi vanno posizionati a intervalli di 7-14 giorni. Per la Tuta absoluta è bene intervenire quando si osservino le prime mine fogliari, distanziando le applicazioni successive con 7-10 giorni di intervallo. Anche per le colture orticole si possono effettuare un massimo di tre applicazioni all'anno.


Tempi di carenza

I trattamenti con Affirm vanno sospesi 14 giorni prima della raccolta per l’albicocco; 7 giorni per la vite (uve da tavola e da vino), melo, pero, pesco e nettarine. Solo 3 i giorni per carciofo, fagiolo, fagiolino, broccolo, cavolo, cavolfiore, lattuga e altre insalate (escluse scarola e simili), scarola e simili, melanzana, peperone, pomodoro, fragola.


Avvertenze per l'ambiente
Per proteggere gli organismi acquatici in caso d'impiego su melo, pero, pesco, nettarino, albicocco, è bene non trattare in una fascia di rispetto di almeno 12 metri dai corpi idrici superficiali. Invece, per proteggere le api e altri insetti impollinatori, è sconsigliato  applicare al momento della fioritura e nei dieci giorni precedenti. Si suggerisce anche di sfalciare o eliminare le piante spontanee in fioritura prima dell’applicazione, comprendendo possibilmente anche le immediate vicinanze della coltura. Ancora, appare indispensabile trattare nelle ore serali, quando le api non sono in attività. Durante l’applicazione in serra, per tutti gli usi eccetto la lattuga, è necessario chiudere e coprire le colonie di bombi, mantenendo la serra chiusa per 24 ore dopo il trattamento.