Nel settore agroalimentare cresce la domanda globale di soia, sia per sfruttare la sua componente proteica, sia per estrarne l'olio. Sempre più interesse quindi intorno a questa coltura, guardata con crescente favore anche dalla Pac per via del suo elevato fit nelle rotazioni agronomiche alle quali la Ue guarda con sempre più interesse.
L'olio di soia viene considerato dai mercati mondiali come valida alternativa ad altre materie grasse, come per esempio l'olio di girasole. Ciò perché il conflitto in Ucraina ha generato instabilità nelle forniture e nei prezzi di questa coltura e dell'olio che ne deriva.
Inoltre, anche la recente riduzione dei volumi di olio di oliva, soprattutto causa siccità, ha spostato il baricentro mercantile verso gli oli di semi, con la soia sempre più protagonista. A conferma, nel 2022 è stato stimato in oltre 50 miliardi di dollari il mercato globale dell'olio di soia, dato peraltro in crescita nelle prossime stagioni.
Olio e salute: un binomio possibile
L'olio di soia viene guardato favorevolmente anche dai nutrizionisti, per via dei suoi contenuti di fitosteroli e di antiossidanti. I primi contribuiscono a contenere i livelli di colesterolo nel sangue, mentre i secondi, inclusivi della vitamina E, svolgono una funzione protettiva delle membrane cellulari e favoriscono il rinnovamento cellulare stesso.
Anche se tra le oleaginose la soia non spicca per contenuto in olio, nella sua composizione presenta un ottimo contenuto di acidi grassi insaturi, tra cui l'acido oleico normalmente presente intorno al 20-25%. L'innovazione varietale di Sipcam Italia, però, ha portato allo sviluppo di una nuova gamma di soie, elevandone il contenuto (ac. oleico 75-80%). OL996 è diventata così la prima varietà non ogm del mercato europeo con questa nuova interessante caratteristica.
OL996, varietà non ogm, è stata appositamente sviluppata per ottenere elevate rese in fase di estrazione dell'olio, garantendo al contempo anche ottime produzioni in campo.
Redditività per tutta la filiera
Sebbene OL996 sia tra le varietà più corte (gruppo di maturità 0) della categoria delle soie precoci destinate ai secondi raccolti il suo potenziale produttivo risulta perfettamente comparabile o migliore dei riferimenti di mercato, rendendola la migliore scelta varietale data l'eccezionale trebbiabilità anticipata.
Proveniente dai più recenti programmi di breeding OL996 garantisce un'ottima sanità di pianta insieme alla tolleranza ai nematodi della soia. È caratterizzata da elevato vigore di partenza, buona capacità di ramificazione ed ottima resistenza all'allettamento che le conferiscono la massima efficienza di sviluppo e competizione con la flora infestante.
La granella ad a ilo bianco e il contenuto di acido oleico che raggiunge valori intorno all'80%, la rendono un prodotto in grado di soddisfare nuovi mercati e filiere costruite su una coltura che vanta interessantissimi standard di sostenibilità economica e ambientale.
Quanto all'investimento, la densità deve essere elevata, a partire dai 50 semi/m2 a seconda del ritardo alla semina. In fase finale, grazie alla rapida defogliazione ed alla veloce perdita di umidità, la raccolta risulta infine agevolata e di estrema qualità.
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Fonte: Sipcam