"Il Salone, quest'anno, ha particolarmente brillato per internazionalità, eventi formativi di altissimo livello, grandi protagonisti e capacità di creare business. Il target dei visitatori è risultato particolarmente profilato e ha consentito di avere una platea di prospect realmente interessati, grazie anche alla piattaforma digitale mymatching, con la quale è stato possibile programmare e aprire concrete opportunità di incontri". Così Ernesto Abbona, presidente di Unione italiana vini, ha tracciato un sintetico bilancio della manifestazione.
"Pur mantenendo la propria verticalità sul mondo del vino - ha aggiunto Abbona -, Simei 2019 ha integrato perfettamente, in modo organico e strutturale, il mondo del liquid food e delle filiere affini che, con l'enologia, condividono sempre di più processi, pratiche produttive e, quindi, tecnologie e accessori. Grande partecipazione anche per gli eventi formativi che hanno portato in Fiera importanti protagonisti, dal famoso architetto francese delle cantine Olivier Chadebost alla prima convention mondiale delle Donne del Vino, e innovative tematiche come l'evoluzione e il futuro dell'utilizzo del legno in cantina e le nuove tecniche per sviluppare la sostenibilità ad ogni livello produttivo. Siamo quindi davvero soddisfatti di questa edizione che ha tracciato nuove strade e aperto nuovi scenari, confermandosi il salone che anticipa il futuro di ciò che il mercato richiede al settore".
Il futuro del vino è stato protagonista a Simei 2019 assieme alle innovazioni tecnologiche dell'intero comparto enologico, determinanti per continuare ad accrescere la qualità della filiera produttiva e fornire nuove linee guida per rispondere ad un mercato in continua evoluzione e cambiamento. In questo 2019 infatti, oltre al vino, la Fiera ha aperto le porte anche al mondo del liquid food, all'olio, alla birra e agli spirits, con l'organizzazione di importanti incontri e degustazioni, tra i quali il convegno organizzato in collaborazione con la Spirits Valley francese sull'eccellenza dell'industria dei distillati e il confronto Italia-Spagna sul packaging e il visual design degli oli da olive.
L'edizione ha ospitato inoltre il primo Forum mondiale delle Donne del Vino. "Un'esperienza entusiasmante, superiore alle attese – ha commentato Donatella Cinelli Colombini, presidente dell'associazione Donne del Vino. Sono certa che le prossime edizioni della Fiera vedranno una presenza ancora maggiore del mondo femminile, anche in considerazione dei dati emersi sugli acquisti di vino, che oggi vedono le donne al primo posto tra gli acquirenti mondiali, anche nel segmento premium".
Tra gli eventi formativi che hanno riscosso maggiore successo, in termini di pubblico e di interesse, il duplice appuntamento con l'architetto e ingegnere delle cantine, Olivier Chadebost e i suoi insegnamenti sul rapporto tra architettura e cantine, che pur mantenendo la loro utilità e funzionalità come base non devono trascurare il fattore bellezza e rappresentare l'identità e l'unione tra la terra e l'uomo. "Ringrazio Unione italiana vini e Simei - commenta l'archistar - per avermi dato l'opportunità di vivere un'esperienza incredibile a contatto con un pubblico appassionato e curioso, in un territorio, l'Italia, che amo molto, con il quale collaboro da sempre, dal quale mi aspetto molto e che nel futuro, confido mi vedrà protagonista di progetti altrettanto ambiziosi e belli".
Tra la soddisfazione unanime di espositori, visitatori e ospiti, si chiude così l'edizione 2019 della Fiera biennale Simei, che si attesta ancora una volta come la vetrina internazionale per eccellenza della tecnologia dedicata al comparto vitivinicolo. L'appuntamento con la prossima edizione di Simei sarà nel 2021.
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Fonte: Simei