Dopo due anni di assenza, con ben due annullamenti nel 2020 e nel 2021, è tornata la rassegna del vino da vitigno autoctono italiano: la sedicesima edizione di VitignoItalia ha ormai chiuso i battenti, con numeri e partecipazione che confermano ancora una volta la bontà del format. Oltre 14mila visitatori hanno popolato a Napoli l'indovinata location di Castel dell'Ovo, da domenica 5 a martedì 7 giugno scorsi. Tra le sale maestose del maniero di epoca normanna - che fu costruito sul sito della villa di Lucio Licinio Lucullo - si sono potute degustare le oltre 2.500 etichette presentate dalle 250 aziende produttrici provenienti da tutta la Penisola, con un particolare focus sulla filiera del "Vitigno Campania".

 

"Siamo estremamente soddisfatti - commenta Maurizio Teti, direttore di VitignoItalia - dei risultati ottenuti, che credo siano il giusto riconoscimento per il grande lavoro svolto. La prima giornata, ma ancor più quelle di lunedì e martedì, hanno dato ottimi riscontri in termini di affluenza di pubblico, sia italiano che internazionale".

 

Grande entusiasmo e partecipazione anche per i seminari e workshop, che hanno fatto segnare il tutto esaurito, utili tanto per gli appassionati quanto per gli operatori del comparto. Agli incontri tematici ha potuto partecipare anche il pubblico internazionale, grazie alle traduzioni in simultanea messe a disposizione dei winelover esteri, che continuano a consolidare di anno in anno la loro presenza alla manifestazione.

 

Palinsesto ricco di iniziative e grandi etichette durante tutto il corso di VitignoItalia; ad inaugurare la prima giornata, domenica 5 giugno, Umani Ronchi e le sue interpretazioni del Verdicchio dei Castelli di Jesi, con una degustazione guidata molto varia che ha incantato un pubblico estremamente partecipativo. A seguire, sempre domenica, la straordinaria verticale di Tenuta Luce di Frescobaldi, tra le firme più prestigiose della manifestazione, che ha ottenuto un riscontro più che di successo. 

 

Nella seconda giornata, lunedì 6 giugno, tutto esaurito per la verticale di Fiorduva, tra le etichette di punta della Cantina campana Marisa Cuomo, che ha celebrato l'incredibile biodiversità dei terroir locali. Ad illuminare la serata di lunedì, le 13 aziende delle Famiglie Storiche dell'Amarone, che hanno incantato gli ospiti presenti a Castel dell'Ovo con un'eccezionale orizzontale dedicata alla memorabile annata 2011.


Ultima giornata di VitignoItalia, martedì 7 giugno, che ha visto protagonista Passopisciaro, Azienda produttrice siciliana che ha guidato il pubblico in un vero e proprio viaggio sull'Etna attraverso le innumerevoli sfaccettature dei vini vulcanici. A chiudere la lunga serie di incontri tematici e degustazioni, Feudi di San Gregorio, altra Azienda campana che ha sorpreso i partecipanti con una selezione di vini sperimentali, nell'ambito del progetto "Grease - Modelli sostenibili di coltivazione del vitigno Greco: efficienza d'uso delle risorse ed applicazione di indicatori della 'Footprint family'" finanziato con la tipologia d'intervento 16.1.1 del Psr Campania 2014-2022, testimoniando ulteriormente la vivacità della filiera del "Vitigno Campania".

 

La sedicesima edizione di VitignoItalia ha saputo amalgamare i molteplici territori e le numerosissime sfaccettature del panorama vitivinicolo campano e di tutta la Penisola, riunendo a sua volta un pubblico estremamente eterogeneo in un clima di entusiasmo e, soprattutto, di ripartenza.

 

Chiusura in grande stile con l'attesa programmazione dei vincitori della classifica stilata da 50 Top Italy Rosé curata da Chiara Giorleo e Adele Granieri in collaborazione con Antonella Amodio, Teresa Mincione e Raffaele Mosca. La classifica ha visto sul podio l'Azienda Ceraudo (Calabria), seguita da Bonavita (Sicilia) e Leone De Castris (Puglia).

 

"Abbiamo attraversato anni duri - conclude Teti - e questa edizione non è stata certo semplice da organizzare, tra tutte le complicazioni che il nostro comparto ha dovuto affrontare. Ma proprio per questo siamo ancora più soddisfatti e orgogliosi della felice riuscita di VitignoItalia. Abbiamo ricevuto complimenti dagli appassionati, ma soprattutto ci ha fatto piacere il grande apprezzamento ricevuto dai buyer internazionali per l'iniziativa e per la possibilità di confronti costruttivi. Credo che questo sia un ulteriore passo nel percorso verso la completa ripresa del settore".

 

Questo articolo è stato modificato il 10 giugno 2022 con l'aggiunta della specifica relativa al progetto Grease