Sono stati questi i punti all'ordine del giorno, approvati a larghissima maggioranza, dell'annuale assemblea dei soci del Consorzio del Prosecco Doc che si è svolta per la prima volta online lo scorso 12 giugno.
Numerose le novità e le "importanti decisioni", come afferma il presidente Stefano Zanette. "Innanzitutto la conferma del blocco degli impianti, ossia lo stop a nuovi vigneti atti a produrre Prosecco per i prossimi tre anni. In secondo luogo - continua il presidente - la decisione di destinare le produzioni ottenute nei vigneti della denominazione esclusivamente alla produzione di vino a Do Prosecco, pertanto eventuali esuberi produttivi dovranno essere destinati a prodotti diversi da vino. E, ancora, lo stoccaggio, teso al mantenimento dell'equilibrio tra domanda e offerta, bloccando da subito l'intera produzione che verrà in parte liberata a una data prefissata (al momento il 14 dicembre 2020), in parte rimarrà vincolata a tempo indeterminato per essere resa disponibile solo se il mercato lo richiederà".
"Attenzione, con questa decisione non andiamo a ridurre le potenzialità della nostra denominazione, ma focalizziamo l'attenzione del nostro sistema produttivo sul Prosecco" puntualizza il direttore Luca Giavi. "Semmai questa azione va letta come la volontà del consorzio di collaborare concretamente anche con altre denominazioni del territorio".
Un incontro, seppur virtuale, connotato da un grande spirito di squadra, votato a intensificare la collaborazione anche con altre denominazioni.
"I risultati raggiunti oggi, sottendono un grande lavoro da parte nostra e si spiegano solo se si considera la collaborazione dei vari protagonisti del mondo Prosecco. Si vince veramente solo se si vince tutti - ha concluso Stefano Zanette - ringrazio in tal senso la significativa adesione da parte di tutti gli attori della filiera produttiva. In particolare ringrazio l'assemblea per aver accolto le istanze del Consiglio di amministrazione precedentemente condivise con tutte le associazioni di categoria, tese alla valorizzazione dell'intera denominazione. Non va dimenticato quindi il supporto degli enti pubblici, dalle regioni del Veneto del Friuli Venezia Giulia allo stesso ministero dell'Agricoltura".
L'assemblea si è conclusa dando spazio ad alcuni interventi come quello del vicepresidente Giorgio Serena, e quelli di encomio per le iniziative proposte dal consorzio, portati dai soci Luigi Bonato, Bernardo Piazza e Gianluca Bisol. Un momento commovente in memoria del compianto funzionario della Regione del Veneto Bepi Cattarin ha suggellato l'incontro.
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Fonte: Consorzio di tutela della Denominazione di origine controllata Prosecco