Fino a 30mila euro per hub e 50mila euro per Pmi
Il bando aperto si rivolge a centri di innovazione digitale (Digital innovation hubs) e a piccole e medie aziende agricole che intendono sviluppare tecniche agricole innovative che possano costituire una risposta concreta agli effetti del coronavirus sul settore. I centri di innovazione digitale riconosciuti potranno ricevere un finanziamento tra i 10mila e i 30mila euro, mentre le Pmi agricole potranno aggiudicarsi fino a 50mila euro cadauna.
C'è tempo fino al 3 giugno 2020
La scadenza per presentare la propria domanda è fissata al prossimo 3 giugno e a questo link è possibile registrarsi ad un webinar online che si terrà oggi, 20 maggio. A questo link, invece, è possibile presentare la propria candidatura.
Fasi successive del bando
Ma non è finita qui, perché il bando dello SmartAgriHubs si svilupperà in altre due fasi successive alla presente detta della "risposta", ovvero quella della "ripartenza" e dell'"espansione", che offriranno ulteriore sostegno e supporto per rilanciare la ricerca nell'intero settore agricolo.
Cos'è SmartAgriHubs
SmartAgriHubs è un progetto europeo finanziato da Horizon2020 (il programma quadro per la ricerca dell'Unione europea) che vede la collaborazione e la partnership di 164 membri tra startup, professionisti e centri di ricerca attivi del settore dell'agroalimentare. Lo scopo di SmartAgriHubs è rafforzare la digitalizzazione dell'agricoltura, in particolare nei settori della semina, allevamento, acquacoltura, frutta e verdura.Coordinato dall'Università olandese di Wageningen, il progetto vanta un bilancio complessivo d 20 milioni di euro.
Distretto regionale Italia-Malta
SmartAgriHubs è fatto da nove distretti regionali, in cui sono inclusi tutti i paesi membri dell'Unione europea. Italia e Malta formano un distretto regionale - guidato dal Consorzio per l'innovazione della Regione Emilia Romagna (Art-ER) e da Coldiretti - che ha l'obiettivo di creare nuovi centri di innovazione digitale partendo da realtà produttive esistenti con un potenziale finora inespresso nel settore agroalimentare.
Italia, acquacoltura e viticoltura
Negli anni scorsi in Italia si sono sviluppate varie attività di digitalizzazione in settori come viticoltura ed acquacoltura, ad esempio un sistema di sensori dello stato di salute dei molluschi nella regione della valle di Comacchio, e un sistema con un sensore su trattore che raccoglie dati necessari durante le operazioni di raccolta per quanto riguarda la viticoltura.Altri esempi europei possono essere trovati a questo link.