Il vitigno autoctono Magliocco dolce è stato iscritto nel Registro nazionale delle varietà di vite da vino con decreto del ministero delle Politiche agricole, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 7 giugno 2019. Un successo rivendicato dal presidente della Camera di commercio di Cosenza, Klaus Algieri, che ha lodato in particolare la collaborazione tra le aziende del territorio cosentino che hanno creduto nell'impresa e la "sinergia tra istituzioni, imprese, università, associazioni di categoria".

Fin dal 2016, la Camera di commercio ha coinvolto il Consorzio di tutela vini Terre di Cosenza Dop, il Centro di ricerca sperimentazione e formazione in agricoltura "Basile Caramia", il Sinagri spin-off dell'Università degli studi di Bari, l'Azienda regionale per lo sviluppo dell'agricoltura in Calabria, e le associazioni di categoria che hanno sostenuto le attività in seno al Mipaaft. L'iniziativa è stata sostenuta inoltre dal dipartimento Agricoltura della Regione Calabria.

"L'iscrizione del vitigno Magliocco dolce nel Registro nazionale varietà di vite, annunciato dalla Camera di commercio di Cosenza, arricchisce in modo considerevole e significativo l'ampiezza del patrimonio ampelografico della Calabria e ne costituisce un sicuro punto di forza e apre la strada ad ulteriori investimenti" ha affermato Franco Aceto, presidente della Coldiretti Calabria, commentando l'importante risultato che aumenta la reputazione di questo vitigno.
Secondo la Coldiretti Calabria si consegue così "un risultato che dà valore al territorio, in particolare cosentino, ma non solo, dove in questi anni con viticoltori illuminati si è investito in innovazione e tanta sperimentazione e questo consolida l'innalzamento della qualità del vino".

"Attraverso il direttore della Coldiretti Calabria, Francesco Cosentini, componente della Giunta camerale - prosegue Aceto - abbiamo seguito costantemente l'evolversi della richiesta di iscrizione che andava ad accentuare le caratteristiche di distintività e della non omologazione al mercato, una politica che è una costante per la Coldiretti poiché offre valore aggiunto e garanzie ai cittadini-consumatori".

In questi anni in Calabria - ricorda la Coldiretti - grazie alla passione dei viticoltori e all'attività dei ricercatori si è investito molto nel salvare molti vitigni autoctoni dall'oblio. Vitigni che invece sono stati recuperati e salvati e ciò ha permesso la salvaguardia della biodiversità e una offerta ai consumatori di prodotti del territorio che significa sostegno all'economia locale, come dimostra la crescente richiesta di bottiglie di vino con questi vitigni.