“Proprio perché è così amato all’estero il Primitivo di Manduria è il prodotto sul quale maggiormente si possono concentrare fenomeni di imitazione – afferma Mauro di Maggio, presidente del Consorzio - Una situazione alla quale abbiamo risposto ampliando la vigilanza e tutela anche in vista della sua crescita di produzione. Da una parte stiamo operando al livello internazionale per bloccare i marchi ingannevoli di Primitivo di Manduria e, dall’altra, stiamo prelevando i campioni dalla grande distribuzione per analizzarli in laboratorio e verificare se ci siano incongruenze con il nostro disciplinare. Tra i vari parametri, inoltre, teniamo sotto controllo anche il prezzo allo scaffale, che è un indicatore assai diretto di eventuali anomalie e irregolarità su cui intervenire”.
Il Consorzio ha riconfermato la convenzione con gli agenti vigilatori per il triennio 2019-2021 aumentando del 30% le azioni ispettive che riguarderanno anche gli spacci, la vendita al dettaglio e anche il controllo in internet.
Le attività degli agenti vigilatori riguarderanno anche le visite extranazionali in Germania e nei paesi scandinavi, costi a carico del Consorzio spesi grazie ai contributi riscossi con la funzione Erga Omnes.
In 3 anni il Consorzio si è battuto contro le imitazioni e le contraffazioni nei confronti della Doc vincendo 6 cause in Italia, ed una per ciascuno di questi paesi: Spagna, Cile, Cina e Portogallo ed eliminando dal mercato internazionale 4 marchi con dicitura Unione Europea.
Oggi il Consorzio di tutela è composto da 52 aziende che vinificano ed imbottigliano e da oltre 900 viticoltori. Sono circa 3.140 ettari i vigneti che costituiscono la denominazione del Primitivo di Manduria e 18 i comuni tra Taranto e Brindisi che producono Primitivo di Manduria. Il Consorzio opera in regime di Erga Omnes per il Primitivo di Manduria Doc e per il Primitivo di Manduria Dolce Naturale Docg. Attraverso questo strumento, tre agenti vigilatori in collaborazione con l’Istituto centrale per la qualità e la repressione frodi, effettuano controlli anche sui vini già posti a scaffale, per tutelare il consumatore e i produttori da irregolarità o anomalie relative al prodotto che non rispetta i dettami del Disciplinare di produzione.
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Fonte: Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria
Autore: Mimmo Pelagalli