"Il made in italy è stato promosso dal sistema Italia in modo disarticolato, al vino e ad altri settori manca la riconoscibilità del brand Italia. Abbiamo già incontrato rappresentanti degli altri ministeri interessati e in questo momento il sottosegretario Geraci sta seguendo più di tutti lo sviluppo della promozione del nostro paese all'estero". Sono le parole del ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio intervenendo lo scorso 2 febbraio in apertura di Anteprima Amarone, l'evento del Consorzio di tutela vini Valpolicella che segna il debutto sul mercato dell'annata 2015.

"In Cina, dove non siamo ancora veramente partiti, l'Amarone potrebbe rappresentare perfettamente il gusto del suo consumatore medio - ha aggiunto il ministro -. Ma il problema grosso è come andiamo a promuoverci: abbiamo troppe voci una diversa dall'altra. Nel vino abbiamo un brand, come Vinitaly, riconosciuto in tutto il mondo che potrebbe diventare la sintesi a favore della promozione. L'auspicio è quello e io sono ottimista".

Il presidente del Consorzio tutela vini Valpolicella, Andrea Sartori, ha sottolineato che Verona potrebbe essere considerata la città italiana del vino: "perché concentra tutti gli asset di una filiera che va dalla produzione fino al turismo. Per questo - ha concluso Sartori - abbiamo l'ambizione di candidarci ad essere il riferimento dell'enoturismo in Italia. Serve un salto di qualità e il lavoro di tutti, a partire dalla messa in rete tra produttori, agenzie turistiche e aree a forte concentrazione ricettiva, come il Lago di Garda che conta 13 milioni di presenze l'anno". Per quanto riguarda l'Amarone: per il presidente Sartori: "Il 2015 è stata una grande annata, una di quelle da ricordare. Quindi tutto bene per la denominazione che conta su una redditività importante e un rinnovamento generazionale, ma c'è ancora moltissimo da fare a partire dall'export e sui mercati asiatici".


Di seguito il Twitter reportage del direttore responsabile di AgroNotizie Ivano Valmori