Sono iniziate in questi giorni le prime lezioni della Chianti Academy in Cina, un’accademia dove si studia la realtà, la storia e la cultura di questo vino e del suo territorio.

L’accademia è dedicata a professionisti cinesi del mondo del vino che studiano e studieranno la storia della tradizione enologica toscana, dagli Etruschi in poi, fino ad arrivare alla produzione odierna del Chianti Docg e alle sue politiche di promozione e tutela.

Ovviamente gli studenti avranno anche una parte pratica, dedicata alla conoscenza diretta del prodotto, con la degustazione di 30 etichette rappresentative della Docg e i relativi vari abbinamenti gastronomici.

Alla fine del corso, organizzato in sezioni didattiche, gli studenti dovranno superare un esame finale e otterranno l’attestato di partecipazione e la qualifica di Chianti Wine Expert.

Oggi gli studenti iscritti sono 80, con le lezioni già partite a Shenzhen, una cittadina di 10 milioni di abitanti nel Sud Est del paese, per continuare poi a Guangzhou, Shanghai e Pechino.

L’iniziativa, lanciata da Consorzio vino Chianti è stata sviluppata insieme a Interwine di Guangzhou, una delle principali realtà del mercato fieristico enologico cinese che da qualche anno affianca il consorzio toscano nelle attività di promozione in Cina.

Come ha spiegato Giovanni Busi, presidente del consorzio, la Cina è uno dei mercati esteri più interessanti per il vino italiano, che ha mostrato negli ultimi anni un aumento delle esportazioni e dell’attenzione e dell’interesse per la conoscenza del vino.

Un mercato che secondo i dati Nomisma ha mostrato un aumento delle vendite del 3,3% rispetto all’anno scorso a livello nazionale, ma che è stato particolarmente interessante per i vini rossi toscani, che hanno segnato un aumento delle vendite dell’11%, recuperando il calo delle esportazioni del 2017.

Per questo, come sottolinea Busi, è nata l'idea dell'accademia, un passo importante per consolidare la presenza dei vini Chianti aziende in un paese che conta 1,3 miliardi di persone.