“E’ necessaria la promozione del riso italiano, che parte dalla ricerca e dalle sementi ma deve arrivare fino alla riconoscibilità e valorizzazione del prodotto sugli scaffali dei supermercati” ha detto il vice ministro Andrea Olivero durante la conferenza stampa.
“Il riso italiano non è una mera commodity, ma un’eccellenza del patrimonio agroalimentare che consente di preparare un piatto tipico italiano: il risotto” ha voluto sottolineare Roberto Magnaghi, direttore generale dell'Ente nazionale risi, ente pubblico che si occupa di tutelare la produzione e di promuovere il prodotto.
Il problema della concorrenza
“Tra gli obiettivi del Padiglione anche quello di supportare il made in Italy e aumentare quindi le quote dell'export, ecco perché abbiamo organizzato un programma d'incoming con operatori esteri selezionati”, ha specificato Antonello Cellie, Ceo di Fiere di Parma.
“Non riusciamo più a vendere in Europa il nostro riso Indica, quello a chicco lungo, per via della concorrenza dai Paesi meno sviluppati, in particolare di Myanmar e Cambogia. Dobbiamo – ha detto Magnaghi - agire cercando di spingere perché l'Europa ripristini i dazi verso questi Paesi”.
I dati
Sono 4090 le aziende agricole risicole in Italia, oltre 210mila gli ettari di terreno sui quali si coltiva riso (il 52% della superficie europea secondo i dati 2014). La filiera produce un milione e 400mila tonnellate di riso greggio all'anno per arrivare a un milione di tonnellate di riso lavorato, una produzione che per il 52% viene esportata in Europa e per l'11% al di fuori dell'Europa.
Attività durante Expo
Nella terrazza del Padiglione "Cibus è Italia", durante i sei mesi di Expo, si terranno sei serate-evento durante le quali sarà presentato il territorio a vocazione risicola, puntando sulla storia, sulla tradizione e sulla ricerca. Le serate saranno animate da show cooking e degustazioni di piatti a base di riso.