Equilibrio, sensibilità, giusta misura: questi principi sono stati sottolineati nel messaggio lanciato dalle donne protagoniste di Magis. Le loro storie e le loro esperienze sono state raccontate nell'incontro moderato dalla giornalista Lara Loreti.

"Quando penso a donne e vino, penso alla convivialità" ha affermato Claudia Marinelli, Segretario Nazionale Fisar. "Il vino è un mezzo per stare insieme, comunicare emozioni, condividere il lavoro che c'è dietro, in campagna, nel rispetto per la terra".

Grazie al protocollo di sostenibilità Magis, il ruolo dell'agronomo è sempre più centrale.
"Il protocollo Magis è stato una forma di riscatto per il ruolo dell'agronomo". È stato il commento di Roberta Pugliese, agronomo dell'Agricola San Felice. "L'attenzione alla sostenibilità prescinde dall'essere donna e agronomo. Applichiamo sempre i principi della sostenibilità e la filosofia della giusta misura. Per noi Magis contribuisce a comunicare meglio a clienti e consumatori ciò che si fa in vigneto".

"Operare in vigneto inseguendo un concetto di sostenibilità è un percorso ormai obbligato per chi voglia fare qualità, perché produrre vino determina un'interazione con l'ambiente, sia locale che globale" Queste le parole di Monia Ravagli, agronomo e enologo di Drei Donà. "Un'azienda deve essere concepita come un agro-ecosistema all'interno di un ecosistema più ampio. In questo ambito, Magis ci ha aiutato ad acquisire un modus operandi, riducendo gli interventi non necessari".

Michela Muratori si occupa di comunicazione per Arcipelago Muratori e racconta i suoi vini Magis tramite i social network (Facebook, Twitter, Instagram) anche ai giovani che si stanno avvicinando al mondo del vino: "il termine sostenibilità si sente spesso, è di moda. Il fatto di "essere Magis" ci consente di certificarlo nel rispetto di chi vuole un prodotto attento all'ambiente".

Chiara Giannotti è responsabile marketing di Fazi Battaglia: "rispetto della terra, rispetto del consumatore. L'equilibrio è uno dei punti di forza del progetto: Magis riesce a creare sostenibilità in vigneto, in cantina, nel conto economico. Un vino sano, garantito, di qualità".

"Lavorare con l'estero significa dialogare con il mercato di riferimento e spesso la prima domanda che ci viene fatta è: Voi cosa fate per l'ambiente?". È l'esperienza di Maria Vittoria Sassi, Cantine Giacomo Montresor. La risposta è il protocollo Magis con il quale vengono prodotti anche vini da antichi impianti di Cabernet Sauvignon. "Unicità per diventare internazionali. Con Magis abbiamo la carta vincente della sostenibilità: il consumatore estero si aspetta un approccio responsabile verso la natura". 


Per ulteriori informazioni: Magisvino.it/events.cfm
Video dell'intervento dell'On. Luca Sani (presidente della Commissione agricoltura della Camera dei Deputati),  di Flavio Tosi (Sindaco di Verona) allo stand di Fisar e degli eventi Magis sono condivisi sulla pagina Facebook di Magis

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