Buono, sano e naturale. E’ il pane a Qualità controllata, garantito dal marchio Qc della Regione Emilia-Romagna, che da oggi potrà essere più facilmente acquistato grazie a una mappa dei forni che lo producono, consultabile on line sul sito della Regione. A Bologna è stato firmato l’accordo per la produzione di pane Qc, valido per il triennio 2012-2014, tra le associazioni dei panificatori (Unione regionale panificatori, Cna, Confartigianato), le imprese molitorie e le organizzazioni dei produttori cerealicoli. Già 70 nel 2011 i forni aderenti al progetto, per una produzione che ha superato i 2 mila quintali.
 

Il pane a Qualità controllata e – da quest’anno – anche i grissini e le tigelle sono prodotti con tecniche interamente artigianali e materie prime di assoluta qualità. Ciò significa: farine emiliano-romagnole poco raffinate per garantire un adeguato apporto di fibre, proteine, vitamine;  sale iodato (ma in una percentuale  ridotta del 50%, in linea con le raccomandazioni del ministero della Salute); olio extravergine d’oliva; nessun ricorso a congelamento o surgelazione; totale assenza di additivi e di agenti chimici per la lievitazione che è esclusivamente a base di lievito madre, bighe e pasta di riposto.
Il tutto garantito da materie prime sicure per l’ambiente e per la salute perché prodotte secondo i disciplinari di produzione integrata. La ricetta prevede anche pezzature non troppo piccole, in genere superiori ai 200 grammi, per garantire una maggiore morbidezza, una migliore conservazione e dunque anche minor spreco.

Parliamo di una pane di alta qualità destinato a un consumatore attento, che cerca  prodotti sani, naturali e a chilometro  zero – ha spiegato l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni - un pane  della salute potremmo dire, che valorizza il grano del nostro territorio e il lavoro di tutta la filiera”. 
Il marchio Qualità controllata è un marchio della Regione Emilia-Romagna riconosciuto anche dall'Unione europea che prevede controlli terzi lungo l’intera filiera.