Una dichiarazione d'intenti, un accordo di cooperazione su sicurezza alimentare e nutrizione per aumentare la capacità della comunità internazionale di rispondere su questi temi. E' quella firmata nel corso della 37° Conferenza biennale della Fao a Roma, in corso di svolgimento dal 25 giugno al 2 luglio.
Protagonisti dell'accordo la Commissione europea, la Fao, l'Ifad - Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo e il Pam - Programma alimentare mondiale.
Nel corso della Conferenza è stato eletto con 92 voti il nuovo direttore generale della Fao, il brasiliano José Graziano da Silva, che succede al senegalese Jacques Diouf il cui mandato scade il 31 dicembre prossimo.
Sessantuno anni, di nazionalità sia brasiliana che italiana, José Graziano da Silva annovera nel suo curriculum un Bachelor in Agronomia e un Master in Economia rurale e sociologia, un PH.D. in Scienze economiche e due Post-doc in Studi latino-americani e Studi ambientali.
Responsabile, in qualità di ministro straordinario del governo Lula per la sicurezza alimentare e la lotta contro la fame, dell'attuazione del programma Fame zero che in cinque anni ha aiutato 24milioni di brasiliani ad emergere da una condizione di estrema povertà, dal 2004 è stato vice direttore generale e rappresentante Regionale della Fao per l'America Latina e i Caraibi.
In questo contesto, la Conferenza ha ufficialmente dichiarato debellata a livello mondiale la peste bovina.
Durante la giornata dedicata allo stato dell'alimentazione e dell'agricoltura nel mondo e del ruolo delle donne nello sviluppo, è intervenuto anche il ministro Romano, che ha dichiarato come l’imprenditoria femminile rappresenti, nel mondo agricolo, un elemento fondamentale. "Soprattutto - ha spiegato - per la sua capacità di sviluppo degli aspetti multifunzionali, di attenzione alla salvaguardia ambientale e di innovazione".
In seguito ad un analisi globale della situazione contingente, Romano ha aggiunto come il nostro Paese stia operando, in sinergia con i partner non solo europei e con le organizzazioni internazionali, per trovare delle soluzioni concrete e sostenibili ad uno dei problemi più rilevanti per l’intero pianeta nel prossimo futuro: la ricerca di un equilibrio tra la domanda e l’offerta alimentare.
Da Silva ha infine sottolineato come sia prioritario proseguire la riforma interna dell'organismo per superare le spaccature, viste le importanti sfide che si prospettano all'orizzonte tra cui emerge l'instabilità dei prezzi delle materie prime alimentari, problema ancor peggiore, ha sostenuto, dei rincari.
“Intendo procedere, in modo trasparente e democratico” ha affermato, “recependo le esigenze delle varie aree per cercare di raggiungere un accordo de minimis così da gestire in modo partecipativo questa organizzazione. Il tema prezzi è sempre quello più scottante” occorre, ha spiegato, “arrivare a stabilizzare i mercati finanziari internazionali, altrimenti ci saranno sempre riflessi sulle quotazioni delle materie prime.
Non si tratta” ha concluso, “di uno squilibrio temporaneo, finché non raggiungeremo una situazione finanziaria mondiale più stabile, i prezzi delle commodity ne risentiranno".