Australia - Vivaismo e sementi

La mela che non invecchia

I ricercatori del Queensland che l'hanno sviluppata la definiscono la "miglior mela del mondo". Lo stesso ministro dell'agricoltura, Tim Mulherin, che detto che la mela, per ora nota ancora come RS103-130, è rimasta fresca e croccante per mesi.

"Si può comprare e lasciare nella ciotola della frutta per 2 settimane" ha spiegato "e al momento di mangiarla avrà conservato intatti sapore, fermezza e fragranza. In fase di stoccaggio, mantiene la sua freschezza per mesi."

Per ottenere RS103-130 i ricercatori australiani hanno lavorato per 20 anni, senza ricorrere a modificazioni genetiche o altri "stratagemmi" di laboratorio.

Le proprietà della "super mela" non vanno a discapito del sapore: "I test iniziali sono stati eccellenti. Dei 5 tipi di mela testati, la nuova varietà ha segnati i risultati più alti - perfino meglio di Pink Lady".

Inoltre, RS103-130 presenta anche un'elevata resistenza alle patologie fungine, per cui la sua coltivazione richiede un apporto ridotto di fungicidi. Di particolare importanza la resistenza alla ticchiolatura del melo, patologia che costa all'industria melicola australiana 10 milioni di dollari ogni anno. Osserva il dottor Middleton, tra i creatori della mela: "Riceviamo un'enorme domanda da parte dei coltivatori per creare varietà resistenti a queste patologie e che richiedano pochi o zero fungicidi: siamo vicini ad accontentare queste richieste".

Fonte: couriermail.com.au

 

 

Europa - Zootecnia

Resistenza antimicrobica, sorveglianza continua

Alcuni organi dell'Unione Europea (ECDC, EFSA, EMEA, SCENIHR) hanno pubblicato un'opinione scientifica congiunta sulla resistenza antimicrobica (AMR), con un focus sulle infezioni trasmesse agli esseri umani da animali e prodotti alimentari (zoonosi).

Nelle conclusioni del documento viene sottolineato che negli ultimi anni i fenomeni di resistenza agli antimicrobici hanno segnato un deciso aumento in tutto il mondo, rendendo più difficile curare alcune infezioni umane e animali, anche serie. Le attività di sorveglianza dovrebbero quindi essere rafforzate, così come lo sviluppo di nuovi antimicrobici e nuove strategie, quali programmi di vaccinazione sugli animali per controllare malattie infettive.

In particolare, vi è una forte preoccupazione a riguardo della resistenza agli antibiotici usati nel trattamento di Salmonella e Campylobacter infections, le 2 infezioni riportate più frequentemente in Europa: il documento sottolinea come, sebbene l'uso di antibiotici sia considerato il fattore principale nello sviluppo della resistenza batterica, anche l'uso di biocidi (inclusi disinfettanti e antisettici) possa contribuire.

"La resistenza agli antibiotici è una delle maggiori minacce alla salute pubblica nell'Unione Europea e un'area di azione prioritaria per noi" ha commentato Dominique L. Monnet di ECDC. "Se l'uso sbagliato ed eccessivo di antibiotici dovesse continuare, verranno meno i mezzi per combattere malattie infettive serie".

Fonte: Efsa - European Food Safety Authority

 

 

Francia - Vitivinicoltura

Vendemmia 2009, corrette al rialzo le previsioni

La vendemmia 2009, per la quale le previsioni non smettono di scendere dall'estate, guadagnerà 300.000 ettolitri in rapporto alle previsioni d'ottobre, grazie alle piogge tardive.

Lo dichiara il Ministero per l'Agricoltura francese (Service de la statistique et de la prospective - SSP), che il primo novembre stimava la vendemmia a 47,3 milioni di ettolitri. Concordi le cifre di FranceAgriMer (46,8 milioni di ettolitri).

Se lo scarso rendimento è stato associato soprattutto al deficit idrico estivo che ha colpito in particolare il Sud-Est del Paese, l'aumento di 300.00 ettolitri è dovuto all'abbondanza di piogge tardive sui vigneti di Borgogna, Val della Loira, Vandea e Mezzogiorno-Pirenei. 

"Al momento, tutto indica che i vini saranno concentrati, aromatici ed equilibrati, con grado alcolico elevato" conclude il rapporto del ministero.

Fonte: La France Agricole

 

Belgio - Agrotecnologie

Breeding del futuro: la chiave è nell'epigenetica

Una delle sfide più grandi di questi secolo è assicurare una fornitura di cibo che sia adeguata e costante in un mondo che deve fronteggiare nuove sfide legate all'aumento demografico, al cambiamento climatico e a quello dei consumi alimentari. 

L'uso di tecnologie molecolari nel breeding è essenziale per aumentare sia la resa sia la tolleranza allo stress dei raccolti.

La nuova tecnologia sviluppata da ricercatori fiamminghi è basata su componenti epigenetici che, reagendo alle sollecitazioni dell'ambiente esterno, sono in grado in cambiare le attività dei geni. Attraverso l'utilizzo di una selzione "intelligente" del codice epigenetico, i ricercatori sperano di sviluppare nuove varietà migliorate. Questa nuova tecnologia, molto efficiente, sarà basata su meccanismi come il metabolismo energetico e la regolazione epigenetica, meccanismi che si ritrovano in tutte le piante.

I risultati fin'ora ottenuti sono buoni: nella colza, il rendimento è aumentato dall'8% al 20%. Conformata l'applicazione anche nel riso, fattore che spinge gli scienziati a ritenere che la nuova tecnologia sarà utilizzabile su tutti i raccolti.

Un altro importante vantaggio risiede nel fatto che le varietà così ottenute, sebbene più efficienti a livello energetico, non richiederanno più acqua o fertilizzanti per assicurare rese elevate.

Fonte: Science Daily