La sostenibilità, declinata nelle sue dimensioni etico sociale, ambientale ed economica, è sempre più una priorità per un'impresa, in particolar modo all'interno della filiera vitivinicola ed anche per ICL, come per altre imprese responsabili, è parte integrante della missione aziendale.


Per ICL è importante e motivo di orgoglio poter:

  • contribuire all'ottenimento di uve genuine e sapide con l'utilizzo consapevole ed informato dei mezzi tecnici da parte dell'operatore (sostenibilità etico sociale o per l'uomo);
  • fornire mezzi tecnici e tecnologie per attuare piani di fertilizzazione in sintonia con le esigenze e ritmi fisiologici della vite nel rispetto della fertilità naturale dei terreni (sostenibilità ambientale);
  • permettere il raggiungimento di un reddito adeguato alle aspettative ed all'impegno dell'imprenditore agricolo (sostenibilità economica).

Negli ultimi anni la sostenibilità è diventata una "precondizione" nello sviluppo e realizzazione della tecnica colturale all'interno dell'azienda vitivinicola. La sostenibilità la si intende prima di tutto come un percorso virtuoso che deve portare all'aumento delle conoscenze da parte dei tecnici e degli imprenditori agricoli, così da veder utilizzati i fertilizzanti sulla base di provate e razionali conoscenze e non sulla base di mal riposte aspettative, suggestioni o pigrizie mentali.

 

Linee di fertilizzazione sostenibili

Perché proporre tecniche innovative per ottimizzare la nutrizione idrica e minerale della vite? La domanda è solo apparentemente banale, o capziosa. Infatti, a dispetto di doti "risparmiose" della pianta sul fronte delle esigenze idriche e nutrizionali, non si possono ignorare diversi altri fattori, fra cui il mercato, i cambiamenti climatici e la coltivazione in terreni non sempre ottimali.

 

Di conseguenza i fertilizzanti, grazie anche alle innovazioni che il mondo dell'industria ha proposto, sono in mano al tecnico uno strumento importante per predisporre mirati piani nutrizionali in funzione dell'obiettivo enologico.

 

Con lo sviluppo della tecnica distributiva (fertirrigazione e agricoltura di precisione) e delle tecnologia (concimi granulari a cessione controllata come i concimi Agromaster®, scoperta di nuovi minerali policationici a lento rilascio come Polysulphate® e impiego di fosfato di potassio acido - Nova PeKacid® - per una efficiente fertirrigazione) si può ribaltare il paradigma che "i vini migliori erano quelli che derivavano da vigneti che avevano sofferto fame e sete".

 

Con mirati piani di concimazione oltre che ottenere risultati quantitativi soddisfacenti si persegue il raggiungimento della qualità voluta delle uve per la vinificazione.


La fertilizzazione deve essere efficiente e sostenibile, da esaltare la territorialità delle produzioni viticole e le potenzialità dei singoli vitigni. Si possono proporre mirati piani di fertilizzazione sia per la produzione delle barbatelle che per il vigneto, così da raggiungere gli obiettivi enologici prefissati.

 


Per questo ICL considera importante valorizzare la fertirrigazione, dove vi sia la possibilità di irrigare, ed in modo complementare ad essa, o come unica soluzione nei vigneti non irrigui, l'impiego di concimi granulari che permettano una ottimale biodisponibilità dei nutritivi durante il ciclo.

 

ICL propone delle formulazioni consolidate negli anni con la sua linea di concimi granulari speciali denominata Agromaster® : tali concimi sono unici sul mercato grazie alle tecnologie ICL come E-Max® (azoto ricoperto a cessione controllata - sostanza di ricopertura Mct) e Polysulphate® (minerale multinutriente policationico, potassio, calcio, magnesio e zolfo, a lento rilascio).


ICL grazie alla sua esperienza e grazie alle sue tecnologie si pone quindi in modo proattivo nei confronti di un mondo agricolo, ed in particolare di quello vitivinicolo, che richiede giustamente dei partner per la conduzione agronomica dei vigneti in un contesto di agricoltura sostenibile.

 

ICL propone piani di fertilizzazione mirati (territorio, portinnesto, vitigno e obiettivo enologico) sfruttando al meglio ed in modo integrato le sue tecnologie ed i suoi prodotti, definendo le migliori sinergie fra concimazione granulare, fertirrigazione e concimazione fogliare.

 

I vantaggi dei piani di nutrizione per obiettivo enologico ICL sono:

  • creare un equilibrio vegeto produttivo che perduri negli anni con produzioni costanti e superiori;
  • entrata in produzione dei nuovi vigneti anticipata;
  • raggiungimento di una maturazione tecnologica sempre più corrispondente a quella fenolico/aromatica;
  • aumento dell'efficienza nell'assorbimento degli elementi nutritivi e dell'acqua irrigua con riduzione delle dosi di fertilizzante (si hanno meno perdite per dilavamento, insolubilizzazione e volatilizzazione degli elementi nutritivi) e dei fabbisogni idrici;
  • poter impostare un piano nutrizionale in funzione delle specifiche esigenze del vitigno/portainnesto e dell'obiettivo enologico (acidità totale, gradi Brix, Apa, corredo aromatico);
  • prevenzione dei danni per eccesso di salinità a foglie e radici;
  • favorire il benessere degli apparati radicali potendo apportare sostanza organica (aminoacidi e estratti umici) nella cipolla di bagnatura per interessare tutto lo strato esplorato dalle radici, anche in profondità a differenza dei soli apporti di letami e compost;
  • riduzione del compattamento del suolo dovuto al minor numero di operazioni colturali;
  • minor sviluppo delle infestanti;
  • poter condizionare lo sviluppo dell'apparato radicale gestendo la conducibilità della soluzione e potendo apportare prodotti ad azione fisionutrizionale.