Piccola, prolifica, insidiosa e sfuggente. E' l'identikit della Tignola dell’olivo, altrimenti conosciuta come Prays oleae. Questo fitofago è un microlepidottero tra i più dannosi per la coltura dell’olivo ed è in grado di compiere anche tre generazioni all’anno.
Le larve della generazione carpofaga, quella che cioè attacca le olive in via di formazione, sono quelle che provocano i danni maggiori. Infatti, a seguito della deposizione delle uova sui frutti, evento che si verifica circa da metà giugno in poi, la larva penetra nell’olivina e raggiunge la zona del nocciolo, nutrendosi della parte tenera del frutto.
Come conseguenza si determina una cascola precoce delle olive, la cui massima entità si manifesta in settembre-ottobre. In quel momento le olive non hanno ancora completato la fase di inoliazione e pertanto non sono utilizzabili a fini produttivi.
Tignole nel mirino
Posizionare correttamente l'applicazione di Danadim 400, a base di dimetoato, permette di massimizzarne l'efficacia.
La difesa dalla Tignola si esegue di norma proprio contro la generazione carpofaga.
Importante è quindi l’ausilio di trappole a feromoni per individuare il momento più opportuno per avviare la difesa. Per un posizionamento ancor più preciso di Danadim 400 è bene verificare in campo anche la presenza di uova e di larve già penetrate nelle olivine.
Il momento migliore per eseguire il trattamento è nel periodo compreso tra il picco di catture degli adulti nelle trappole e la fine della curva di volo degli adulti, ma comunque prima dell’indurimento del nocciolo.
Indicativamente, eseguendo un campionamento delle olivine, al superamento di una soglia compresa tra il 7 al 10% di infestazione attiva, cioè la somma di uova e larve appena penetrate, si può intervenire per contenere l’infestazione.
L'applicazione va effettuata alla dose di 100 ml/hl, irrorando preferibilmente con atomizzatori che distribuiscano un volume di acqua medio (12-15 hl/ha), a garanzia di una buona selettività anche su varietà notoriamente sensibili alle formulazioni standard di dimetoato (Coratina, Itrana, Frantoio, Bosana).
La bagnatura deve essere omogenea, evitando sovrapposizioni, impiegando il prodotto da solo.
I punti di forza di Danadim 400
Per una lotta efficace alla Tignola occorre impiegare formulati dotati di elevata azione citotropica, proprio come il dimetoato. Ciò assicura infatti il controllo anche delle larve già penetrate nelle olivine.
Danadim 400 rappresenta la soluzione ideale per controllare questo temibile parassita, non solo per la spiccata azione citotropica della sostanza attiva, ma anche per la sua elevata idrosolubilità, un fattore che ne rende possibile un uso sicuro anche in un'ottica di residui finali nell'olio.
Danadim 400 è inoltre frutto della ricerca e dell’innovazione in campo formulativo di Cheminova, leader mondiale nella produzione di dimetoato.
Il processo di stabilizzazione del formulato è infatti una caratteristica esclusiva di Danadim 400. Grazie all’impiego di una serie di particolari coformulanti e stabilizzanti, la sostanza attiva risulta più stabile nel tempo, riducendo al contempo in modo drastico gli odori durante le fasi di manipolazione e distribuzione. Infine, ne migliora la selettività in ogni condizione di impiego, anche su varietà notoriamente sensibili al dimetoato come per esempio la Coratina.
Le esperienze di campo, collezionate nell'arco di tre anni in Puglia e Basilicata in collaborazione con centri di ricerca specializzati (Alsia della Basilicata), hanno confermato queste caratteristiche favorevoli.
La carta di indentità di Danadim 400
Danadim 400 è un liquido emulsionabile a base di dimetoato in ragione del 37,9%, pari a 400 g/l. L'intervallo di sicurezza su olivo è di 28 giorni.
E' commercializzato in flaconi da 1 litro in cartoni da 12 pezzi, oppure in taniche da 5 litri in cartoni da 5 pezzi.