La preoccupazione per la batteriosi dell’actinidia ha finalmente prodotto un risultato concreto. Contro il batterio Pseudomonas syringe pv. actinidiae, agente eziologico della patologia, il Ministero della Salute ha infatti autorizzato i trattamenti con alcuni prodotti rameici anche durante la fase vegetativa. Normalmente infatti le applicazioni con rame su actinidia sono contemplate in alcune fasi ben precise della coltura, e mai in corrispondenza della piena vegetazione. Peccato che dal 2007 la patologia sia dilagata e abbia colpito circa un quarto degli impianti italiani mettendo seriamente a rischio l’intero settore. Al di là dei sani principi di prevenzione da adottarsi in campagna per minimizzare il contagio, anche l'uso di prodotti fitosanitari ha però tutti i suoi perché. Recentissimo è quindi giunto il decreto del Ministero della Salute che autorizza per un tempo limitato a 120 giorni l'impiego di Bordoflow Sector, il solfato di rame neutralizzato di Manica, anche su impianti in piena vegetazione. Il rame appare infatti al momento l'unico rimedio chimico contro l'espandersi della grave patologia. Bordoflow Sector è una sospensione concentrata al 10% di sostanza attiva, pari a 124 g/L. Alle 3 applicazioni al bruno se ne vanno quindi a sommare altre 3, da effettuarsi però sulla vegetazione a patto di non superare il limite annuo di 6 kg/ha di rame metallo. I kiwicoltori hanno quindi circa 4 mesi per tentare di contrastare lo Pseudomonas impedendogli di espandersi ulteriormente.