Pethoxamide è una nuova molecola appartenente alla famiglia delle cloro acetamidi, ed è stata sviluppata per il mercato europeo da Tokuyama in collaborazione con Staehler International GMBH, società oggi controllata da Cheminova.
Come le altre sostanze attive appartenenti alla stessa famiglia chimica, Pethoxamide agisce inibendo la biosintesi degli acidi grassi e delle proteine, interrompendo la divisione cellulare e l’allungamento dei tessuti. E’ assorbito principalmente dall’ipocotile, dai giovani germogli e dalle radici. Ha caratteristiche ecotossicologiche favorevoli, e presenta una persistenza media nel terreno, con un’emivita di circa 22-24 giorni, che rappresenta un buon compromesso tra persistenza di azione e assenza di rischi per le colture di successione.
Spettro di azione
La molecola si caratterizza per una spiccata attività verso le principali infestanti graminacee annuali, ma presenta una interessante capacità di controllo anche di parecchie infestanti dicotiledoni.
Colture registrate
Ad oggi Romin® 600 risulta registrato in Italia su mais e soia, e in numerosi altri paesi europei anche su altre colture estensive (girasole, colza).
Di conseguenza Romin® 600 si presenta come un prodotto versatile e con un elevato potenziale di utilizzo come erbicida di pre-emergenza, in relazione ai numerosi possibili campi di impiego. Inoltre, è importante ricordare che la Pethoxamide è già inserita in Annex I, risultando così un prodotto sicuro in relazione al suo comportamento ambientale.
Modalità di impiego e dosi
Romin® 600 si presta ad essere impiegato in miscela a diversi partner per le varie strateg ie di diserbo, in funzione del potenziale di inerbimento.
Su mais il partner ideale è il prodotto a base di isoxaflutolo e terbutilazina (Merlin Duo) nel caso di infestazioni complesse con presenza di infestanti ruderali (Abutilon, ecc).
Interessante anche la possibilità di miscela con il più recente formulato a base di sulcotrione e terbutilazina mentre, nelle realtà condizionate da minore sensibilità alle triazine da parte di alcune malerbe, è consigliabile la combinazione con formulati contenenti pendimetalin.
Su soia i partner di Romin® 600 possono essere i più vari: miscele a base di pendimetalin e clomazone, per il contenimento delle infestanti più difficili incluso Abutilon, oppure metribuzin, linuron e oxadiazon, in dosi e combinazioni diverse a seconda del tipo di infestazione e di terreno.
I dosaggi di impiego di Romin® 600 variano da 1,5 ai 2 litri per ettaro a seconda delle miscele impiegate e del tipo di terreno.
Su mais la dose inferiore è consigliabile nei terreni più sciolti e drenanti, e generalmente in caso di miscele estemporanee con altri partners (isossaflutolo, pendimetalin ecc.). Come tutti i prodotti residuali, per esplicare al massimo le proprie potenzialità necessita di terreno umido : una precipitazione entro 10-15 giorni dall’applicazione ne attiva l’azione erbicida.
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Fonte: Cheminova Agro Italia