La piralide del mais, da sempre una delle principali avversità del mais, negli ultimi anni è oggetto di una particolare attenzione da parte di maiscoltori e tecnici, sia per i danni che provoca alla coltura, con perdite di produzione a volte anche rilevanti, sia per le problematiche igienico-sanitarie della granella, la quale può andare soggetta a una maggiore contaminazione di micotossine, in particolare di fumonisine, correlate direttamente agli attacchi di piralide.
Per questi motivi, già da alcuni anni le produzioni destinate alle filiere agro-alimentari pià controllate (latte e alimenti per l'infanzia), prevedono interventi specifici per il controllo del parassita.

Nel complesso, dal biennio di indagine è stato possibile evidenziare la buona efficacia di Bifentrin nelle applicazioni pratiche contro il parassita, con risultati in linea con i migliori standard di riferimento piretroidi. In particolare si evidenzia come anche con un solo trattamento eseguito nelle epoche opportune l'indice di attacco si riduce nei trattati fino al 65% circa. Analizzando le classi di maggiore gravità poi, tale indice si riduce ulteriormente rispetto al testimone, confermando l'importanza di trattamenti insetticidi, specielamente in anante di forte attacco dove, oltre alle perdite produttive, specie in concomitanza con condizioni climatiche favorevoli allo sviluppo di funghi produttori di micotossine (Aspergillus spp. e Fusarium spp.), sono possibili gravi alterazioni alle qualità igienico-sanitarie della granella.