Molte delle varietà esposte presenteranno caratteristiche d’elevata pezzatura, forma rotondeggiante, sovraccolore rosso ben esteso sulla superficie, capacità di maturare lentamente sia sulla pianta che durante la fase di conservazione, buon sapore dolce ed aromatico (con buccia priva di acidità) e piante totalmente o parzialmente autofertili. Questi elementi rappresentano ormai le tendenze che il mercato cerca e che fanno prediligere una varietà – rispetto ad altre – da parte dell’agricoltore che deve coltivare e del consumatore che deve acquistare.
Risulterebbe molto importante ampliare il calendario di maturazione che ad oggi appare troppo ristretto (30-40 giorni) rispetto al potenziale commerciale di questa specie frutticola. Questo obiettivo comporta da parte dei ricercatori, dei tecnici e degli agricoltori un forte interesse nei confronti di tutte le novità che arrivano sul mercato soprattutto su quelle più precoci e più tardive.
L’albicocco è una specie che presenta una scarsa adattabilità ad ambienti diversi e reagisce all’affrettata introduzione di nuove cultivar, dimostrando spesso nel giro di pochi anni produttività altalenanti o insoddisfacenti e caratteristiche organolettiche ed estetiche molto inferiori rispetto a quelle che caratterizzavano la cultivar nell’ambiente di selezione.
“Per questo motivo – sottolinea Carmelo Pennone, direttore dell’Azienda sperimentale “Pantanello” Alsia - rispetto ad altri gruppi di lavoro all’interno del progetto ‘Liste di orientamento varietale per i fruttiferi’, le novità inserite non sono molte e quelle in fase di sperimentazione rimangono sotto osservazione per qualche anno prima di essere ufficialmente inserite in lista. Proprio per queste caratteristiche, diverse cultivar sono state lasciate all’interno dell’elenco anche se hanno dimostrato elevata produttività solo in determinate aree o località (ad esempio, Aurora e Bella d’Imola adatta solo al Nord, Boccuccia Liscia e Boccuccia Spinosa al Centro-Sud e Ninfa e Sajeb per il Sud).
Le novità
Nel periodo precoce Magic Cot* (-30) – bell’aspetto, elevata consistenza e grossa pezzatura - Carmen Top® Carmen Pop* (-20 da S.Castrese) - di sapore elevato ed elevata pezzatura - Spring Blush® EA 3126 TH* (-17) - di buon sapore, buona tenuta, elevata pezzatura e consistenza – Pinkcot® Copty* (-13) – elevata pezzatura, elevata consistenza e grossa pezzatura - Bora® BO 90 610 010* (-13) - elevata pezzatura, consistente, bell’aspetto e buon sapore – Lilly Cot* (-12) – di bel colore, buon sapore ed elevata produttività – Sweet Red® Red Silver* (- 11) – frutti grossi, elevata produttività, buon sapore ed entrata in produzione precoce – Sweet Cot® Toyuda* (-10) elevata pezzatura, ottimo sapore e buona consistenza - e Orange Rubis® Columine* (-10) – ottimo sapore dolce delicato e succoso, buona pezzatura ed interessante portamento della pianta -.
Nel periodo medio-precoce si segnala Robada* (-8) - bel sovraccolore, bell’aspetto, elevata consistenza, buona tenuta ed elevata pezzatura – Perle Cot* (-6) - Aspetto attraente, bel sovraccolore ed aspetto ed elevata produttività -.
Nel periodo intermedio si evidenziano Flavorcot® Bayoto* (+2) e Kioto (+3) con caratteristiche di aspetto attraente, bel sovraccolore, elevata consistenza e buona tenuta sulla pianta.
Nel periodo tardivo si vuole segnalare sicuramente Zebra® Priboto* (+10) - frutti di bell’aspetto, grossa pezzatura e buon sapore – e Pieve (+12) – frutti attraenti e di buon sapore.
Sono in corso di valutazione numerose varietà di cui cui molte messe a dimora nel 2007 che, dopo le prime valutazioni, hanno presentato caratteristiche interessanti e neritevoli di ulteriori ed approfondite analisi.
Tra queste si ricordano Augusta 2*, Augusta 3*, Bergaurouge®Avirine*, Boreale, Flavorcot® Bayoto*, Harrow Red*, Magic Cot®, Milady® Marietta*, Opal, Perle Cot®, Spring Blush® EA 3126 TH*, Sweet Cot® Toyuda*, Sweet Red® Red Silver*, Sylred*, Tom Cot® Toyaco*, Wondercot® e Zebra® Priboto*.
A cura di Lorenzo Cricca
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