Il clima è sempre meno prevedibile. In questo 2024 le continue piogge in tutto il Centro Nord Italia hanno costretto gli agricoltori e i contoterzisti a ritardare la preparazione dei terreni e la semina di molte colture, mais prima di tutto. Lo sa bene Massimo Franciosi, titolare della Società agricola Franciosi Massimo e Carlo, di Ossago Lodigiano (Lo), che quest'anno è estremamente in ritardo.

 

La sua azienda coltiva circa 450 ettari di terreno fertile a medio impasto nella provincia di Lodi e gestisce una stalla con 950 vacche in lattazione, la cui produzione viene conferita a Granlatte. I campi sono destinati al sostentamento delle Frisone e per questo si coltiva mais ma anche erba medica, frumento e altri cereali foraggeri, oltre ai prati stabili. A completare il quadro aziendale c'è un impianto di biogas da 300 kW alimentato con gli effluenti zootecnici della stalla.

 

"Vista la situazione siamo molto felici di avere in azienda il Performer 4000 di KUHN, un coltivatore che ci permette di lavorare velocemente il terreno", racconta Massimo che incontriamo nella sua azienda a fine aprile, quando il brutto tempo ha lasciato una finestra di pochi giorni per lavorare.

 

"Attacco il Performer ad un New Holland T7.315 da 300 cavalli, con il quale riesco a procedere senza problemi ad una velocità di 9-10 chilometri orari. La larghezza dell'attrezzo è di 4 metri e lavoro il terreno ad una profondità di circa 30-35 centimetri", ci spiega Massimo Franciosi mentre ci mostra come si regola l'attrezzo.

 

KUHN Performer in azione

 

Performer 4000, coltivatore versatile e veloce

La gamma Performer si compone di cinque coltivatori combinati denti-dischi con larghezze di lavoro differenti, da 3 fino a 7 metri. Due file di dischi anteriori del diametro di 510 millimetri, muniti di mozzi imbullonati ingrassati a vita, tagliano la paglia e le radici. Dietro ai dischi ci sono quattro file di denti equipaggiabili con vari accessori che hanno il compito di lavorare in profondità il terreno, senza tuttavia invertire gli strati di suolo. A completamento della macchina, il rullo posteriore livella e compatta il terreno rendendolo pronto per la semina o per le lavorazioni successive.

 

"Quello che mi piace del Performer è la sua versatilità e velocità. Lo posso usare su terreni con residui colturali e fa un ottimo lavoro, tagliando bene gli stocchi e le radici, senza ingolfarsi. Mentre se lo uso su suoli già precedentemente lavorati affina il terreno in maniera ottimale", ci spiega Massimo.

 

Sono due le file di dischi da 510 millimetri del Performer

Sono due le file di dischi da 510 millimetri del Performer
(Fonte foto: AgroNotizie®)

 

"Di solito nei miei campi distribuisco i liquami a fine inverno e li interro. Successivamente passo con il Performer e poi con una dischiera se ho tanti residui, oppure con un erpice rotante se ne ho pochi. Questo mi permette di avere un terreno perfettamente livellato, in modo che quando vado ad irrigare a scorrimento l'acqua raggiunge ogni angolo del campo. Ma in altre situazioni potrei seminare direttamente dopo il Performer, senza ulteriori lavorazioni".

 

Performer di KUHN è sinonimo di versatilità. Se ad esempio si esegue una lavorazione autunnale e si vuole lasciare un terreno grossolano, esposto al freddo invernale, si può sollevare il rullo e usare solo i dischi e i denti. In questo caso la profondità sarà gestita tramite le ruote.

 

Le ancore posizionate dietro le ruote contribuiscono a diminuire il compattamento del terreno

Le ancore posizionate dietro le ruote contribuiscono a diminuire il compattamento del terreno
(Fonte foto: AgroNotizie®)

 

Se invece si vuole una lavorazione superficiale, che dissodi unicamente il primo strato di suolo per renderlo seminabile, si possono usare i dischi combinati ai denti muniti di alette. I dischi estirpano i residui colturali, mentre le alette eliminano le radici sull'intera larghezza dell'utensile.

 

Se si ha poco tempo, è anche possibile escludere i denti e usare solo i dischi, che estirpano la paglia, facilitandone la decomposizione, ma non toccano gli strati sottostanti di suolo, preservando in questo modo la sostanza organica.

 

Infine, per lavorare il terreno con un solo passaggio dopo il raccolto si possono impiegare tutti e tre i moduli. I dischi tagliano i residui colturali, i denti effettuano una lavorazione profonda e il rullo affina e livella il terreno, pronto per la semina.

 

Sono disponibili diversi modelli di rullo tra cui scegliere

Sono disponibili diversi modelli di rullo tra cui scegliere
(Fonte foto: AgroNotizie®)

 

Performer: tre elementi che lavorano in sinergia

"Il Performer è un attrezzo davvero affidabile e semplice da regolare. Quello che mi ha colpito è il fatto che si riesca a lavorare velocemente e in maniera ottimale il terreno, sia in presenza che in assenza di residui", ci conferma Massimo Franciosi, che tra la stalla e i campi non ha spazio per i contrattempi. "La particolarità di questa macchina sta nei suoi componenti, che lavorano in sinergia, ma possono anche essere usati separatamente".

 

I dischi, di larghezza di 510 millimetri con 6 millimetri di spessore, sono dotati di una leggera ondulazione e grazie al profilo dentato e alla disposizione su due file garantiscono un estirpamento omogeneo su tutta la larghezza della macchina.

 

A sinistra il terreno lavorato dal Performer, a destra il terreno non lavorato

A sinistra il terreno lavorato dal Performer, a destra il terreno non lavorato
(Fonte foto: AgroNotizie®)

 

I denti, invece, sono collocati su quattro file e distanziati tra di loro di 28 centimetri. La particolare forma e la pressione idraulica alla punta, di ben 900 chili, permettono di affrontare qualunque suolo, anche quelli ricchi di scheletro, assicurando una miscelazione ottimale.

 

Chiude il rullo, disponibile in diverse versioni. "Sul mio Performer monto l'HD-Liner 700 che permette di consolidare il terreno e di facilitare il lavoro agli attrezzi successivi. Inoltre, aiuta a mantenere l'umidità del terreno in vista della semina del mais", specifica Massimo che in azienda ha diverse macchine KUHN, come ad esempio l'irroratrice Lexis, le rotopresse VB, la dischiera Optimer e altro ancora.

 

"È la mia seconda stagione con il Performer ed è un macchinario di cui sono davvero soddisfatto e che consiglio. D'altronde, per me il marchio KUHN significa affidabilità e professionalità".

 

Il Performer può montare una tramoggia per la semina delle cover crop autunno vernine

Il Performer può montare una tramoggia per la semina delle cover crop autunno vernine
(Fonte foto: AgroNotizie®)