Il 3 ottobre 2025 con una nota ufficiale il Ministero dell'Agricoltura ha reso noto che è stato firmato il Decreto che rinvia al 1° luglio 2026 l'entrata in vigore della norma che imponeva la consegna delle olive ai frantoi entro sei ore dalla consegna delle olive ai commercianti da parte degli olivicoltori. "La decisione - è scritto nella nota - è stata assunta a seguito di un'attenta valutazione tecnica e accogliendo le richieste delle associazioni agricole e delle principali organizzazioni dei produttori del settore olivicolo nazionale".
Dal Masaf fanno sapere che "pur confermando i principi alla base della norma introdotta dalla Legge n 206/2023, orientata a garantire maggiore trasparenza e tutela della qualità del prodotto olivicolo, è emerso che l'applicazione immediata della disposizione avrebbe comportato criticità per il sistema logistico".
La proroga accoglie le istanze operative del comparto olivicolo, consentendo, secondo la nota del Masaf "di disporre del tempo necessario per una revisione più efficace della norma, che tenga conto sia dell'esigenza di trasparenza nella registrazione delle operazioni di carico sul portale Sian, sia di una più adeguata definizione dei tempi di consegna, coerente con le reali dinamiche di commercializzazione del prodotto".
"Valorizzazione del prodotto, controllo della qualità e sostegno al sistema produttivo restano obiettivi prioritari dell'azione del Masaf - conclude la nota - che continuerà a perseguirli in costante dialogo con gli operatori del settore, per garantire la qualità sui mercati e proteggere l'olio di oliva italiano, simbolo di qualità, cultura e identità".
Confagricoltura: "Accolti nostri rilievi"
Confagricoltura ha accolto con favore il Decreto firmato dal ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, che posticipa al 1° luglio 2026 l'entrata in vigore della norma prevista dal Decreto Ministeriale del 18 settembre 2024, che impone un termine massimo di sei ore entro cui annotare nell'ambito del Sian la consegna delle olive da parte degli olivicoltori ai commercianti e da questi ai frantoi.
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"Tale decisione rappresenta un segnale importante di ascolto e attenzione verso le esigenze concrete degli operatori della filiera olivicola" è scritto in una nota di Confagricoltura.
"La proroga risponde alle criticità evidenziate da Confagricoltura - continua la nota - tra cui le incertezze applicative della norma, le difficoltà logistiche legate ai trasporti su medie e lunghe distanze, e il rischio di penalizzare olivicoltori e frantoi situati al di fuori dei principali bacini olivicoli".
Coldiretti: "Pronti a trattare sulle ore"
"La trasparenza e la tracciabilità sulla vendita delle olive è necessaria per difendere agricoltori e consumatori". Così Coldiretti e Unaprol sulla proroga dell'entrata in vigore del Decreto Ministeriale del 18 settembre 2024, che impone l'obbligo di registrare sul portale Sian la consegna delle olive da parte degli olivicoltori ai commercianti e da questi ai frantoi.
"La norma - proseguono Coldiretti e Unaprol - resta pienamente in vigore e sarà possibile aprire un confronto tecnico sul numero di ore, dove siamo pronti a trovare una soluzione condivisa in tempi rapidi. Ma ciò che non è negoziabile è il fondamento di questa misura: contrastare ogni forma di olio di carta e impedire qualunque manovra che possa danneggiare la reputazione e la qualità del vero made in Italy".
"La cronaca di questi giorni ci dà purtroppo ragione - sottolineano - assistiamo sempre più spesso a triangolazioni fraudolente tra Spagna e altri Paesi extra europei che minano alla base la credibilità del comparto olivicolo, come dimostra l'inchiesta su un traffico finanziario da oltre 180 milioni di euro tra Spagna e Tunisia, con speculazioni sui prezzi dell'olio".
"È per questo che serve un cambio di passo - concludono - e la norma deve andare esattamente in questa direzione.
Non si tratta di burocrazia, ma di trasparenza, legalità e tutela dei produttori onesti. Basta con le olive senza nome e senza provenienza. Coldiretti chiede tracciabilità reale, responsabilità di filiera e valorizzazione dell'olio italiano".






























