Con 'enoturismo' la legge nazionale indica una nuova tipologia di attività connessa a quella agricola legata specificamente al mondo della vitivinicoltura.
In base al disciplinare regionale, l'Umbria riconosce come attività enoturistiche:
- le attività formative e informative;
- le visite guidate ai vigneti aziendali ed alle cantine;
- le iniziative di carattere culturale e ricreative svolte in ambito aziendale;
- le degustazioni di vini anche in abbinamento con alimenti freddi preparati e/o manipolati in azienda.
Vengono inoltre stabilite le linee guida e gli indirizzi in merito ai requisiti e standard minimi di qualità per lo svolgimento dell'attività enoturistica in termini di aperture settimanali, strumenti di prenotazione, cartellonistica, siti web, parcheggi, materiale informativo, ambienti dedicati ed attrezzature, recipienti quali decanter e bicchieri, competenze del personale addetto: titolari, coadiuvanti, dipendenti o collaboratori esterni.
Come ha dichiarato l'assessore regionale all'Agricoltura, Roberto Morroni, in questo modo l'Umbria valorizza un settore di eccellenza e una importante rete dell'indotto che ruota intorno al turismo, venendo incontro ad una aspettativa diffusa tra gli imprenditori agricoli.
Per Morroni con l'enoturismo si potrà accrescere e qualificare ulteriormente la promozione turistica dei territori vitivinicoli e dell'enogastronomia regionale, garantendo un'offerta di qualità e potenziando il percorso di promozione e valorizzazione dei territori a vocazione vitivinicola.
Un analogo provvedimento verrà adottato anche per l'oleoturismo, altro settore identitario dell'agricoltura umbra. Per questo, ha dichiarato Morroni, "siamo in attesa del relativo decreto attuativo ministeriale del ministero delle Politiche agricole".
Scarica il disciplinare regionale sull'enoturismo
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Fonte: Regione Umbria