"In questi tre anni abbiamo realizzato gli obiettivi che ci eravamo prefissati a inizio mandato".
Così l'assessore all'Agricoltura dell'Emilia Romagna Simona Caselli è intervenuta all'assemblea annuale dell'Associazione delle regioni e dei produttori europei dell'ortofrutta che si è tenuta il 27 marzo a Bordeaux. 

"Abbiamo rinnovato la struttura organizzativa; abbiamo promosso la ricerca nel settore e abbiamo lavorato sulla promozione e sensibilizzazione al consumo di ortofrutta con specifiche pubblicazione presentate nelle principali fiere ortofrutticole d'Europa. Ma soprattutto abbiamo rafforzato il nostro ruolo di interlocutore privilegiato per la Commissione europea ottenendo risultati che da soli, come regioni o come Aop, non avremmo mai potuto raggiungere. Penso ad esempio all'incremento dei volumi di ritiro delle pesche e nettarine durante la crisi del prezzo del 2017. O al provvedimento che ha consentito alle Op orticole di riconoscere gli aiuti per la produzione integrata ai terreni e non solo alle colture inserite nell'Ocm. Tutto questo è stato accompagnato da un costante lavoro di monitoraggio e ricognizione degli sviluppi normativi che riguardano l'Organizzazione comune di mercato dell'ortofrutta che si è tradotto anche nella formulazione di documenti di posizione e proposte emendative, spesso fatte proprie dal legislatore europeo" ha precisato l'assessore.

Nella stessa occasione l'assemblea era chiamata a rinnovare anche tutte le cariche. Riconfermata l'assessore Caselli alla guida dell'associazione che sarà affiancata dal presidente del collegio dei produttori Jean-Louis Moulon, anche lui riconfermato nella carica, e da un consiglio di amministrazione composto da rappresentanti delle regioni e delle associazioni di organizzazione di produttori.
"Mi fa molto piacere questa riconferma alla guida dell'Areflh. Significa che il lavoro fatto è stato apprezzato sia dalle regioni che dai produttori. Essere riconosciuti come punto di riferimento a livello europeo per il settore ortofrutta ci consente di avere rapporti con i massimi vertici della Direzione generale agricoltura della Commissione e di affrontare anche questioni di carattere più generale" ha sottolineato Simona Caselli.