Migliaia di agricoltori italiani si sono riuniti ieri, 8 gennaio 2019, per denunciare l'assenza di risorse per l'olivicoltura nella manovra di bilancio 2019 recentemente approvata.
Durante la manifestazione organizzata da Coldiretti a Roma, tenutasi davanti al ministero delle Politiche agricole, una delegazione guidata dal presidente della confederazione nazionale Ettore Prandini ha incontrato il ministro Gian Marco Centinaio al quale è stato presentato il "Piano Salvaolio" dell'associazione stessa.

"La mobilitazione a sostegno del piano – afferma Prandini – continuerà con un confronto serrato con i gruppi parlamentari per sostenere i provvedimenti fino a quando non saranno assunti e operativi con responsabilità a livello regionale e nazionale".
 
Delegazione al Mipaaft per piano salvaolio 2019
La delegazione guidata da Ettore Prandini
(fonte: © Coldiretti)


Il Piano Salvaolio, i punti

Il documento, che contiene le proposte per rilanciare l'olivicoltura, prevede un Piano olivicolo nazionale 2.0 con una strategia per modernizzare gli impianti puntando sulle cultivar italiane e la garanzia di risorse adeguate al Fondo di solidarietà per far fronte alle avversità climatiche che hanno colpito importanti aree del paese.

Anche la Xylella è un punto fondamentale del piano. "Bisogna esprimere solidarietà alla coltivazione nel territorio salentino, sostenendola con azioni concrete a partire dall'immediata attuazione del Decreto sullo stato di emergenza" afferma Coldiretti.

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I finanziamenti dell'attuale Ocm nell'ambito dei negoziati internazionali, la riforma dei reati alimentari e la difesa del Panel test, sono ulteriori punti che si aggiungono al piano "Salvaolio".

Ad ampliare la lista per il rilancio del settore, i riflettori puntano anche su l'obbligo della registrazione telematica degli oli commercializzati in tutti gli stati membri, la trasparenza dell'indicazione obbligatoria dell'origine in etichetta, maggiori controlli sulle importazioni eliminando il segreto di stato e infine promuovere la conoscenza e la cultura dell'olio extra vergine d'oliva.


Obiettivo: salvare il prodotto simbolo della dieta mediterranea

"L'incontro è stato positivo e assolutamente necessario per rilanciare un asset strategico del settore agroalimentare" sono queste le parole del presidente di Unaprol David Granieri, presente all'incontro.
"Il ministro Centinaio è stato disponibile e si è assunto impegni specifici sul piano Salvaolio, ora aspettiamo i fatti concreti e le risorse. Per ottenere risultati rapidi è necessario che ci siano anche prese di posizione decise a Bruxelles e la fattiva collaborazione delle regioni".

Alla manifestazione nella capitale presenti anche tanti giovani imprenditori agricoli toscani a sostegno di questa crisi.
"Per salvare un settore strategico - afferma il direttore di Coldiretti Toscana Antonio De Concilio - partecipiamo anche dalla Toscana in segno di solidarietà con i colleghi delle altre regioni e per garantire un futuro anche alla nostra olivicoltura".
"L'extravergine di oliva è una delle produzioni simbolo dell'agricoltura toscana che interessa 48mila imprese agricole, per una produzione, nell'ultima campagna, intorno ai 150mila quintali" commenta invece il presidente dell'associazione toscana Fabrizio Filippi.
 
Agricoltori toscani a Roma durante la manifestazione del piano salvaolio
Agricoltori toscani durante la manifestazione
(fonte: © Coldiretti Toscana)