Il vino è da sempre associato al gusto di vivere, alla convivialità, all’amore e al piacere dei sensi: il tema è celebrato da artisti e poeti, dal mondo classico sino alla contemporaneità. Da sempre è, inoltre, dibattuto il suo legame con la salute: già Ebolo nel 300 a.C. sottolineava come “Tre tazze di vino io preparo per gli uomini moderati: una per la salute, che essi verseranno per prima; la seconda per l’amore e il piacere; la terza per il sonno; la quarta tazza non appartiene più a noi, ma alla violenza”. Nonostante siano passati duemila anni, la scienza ha confermato le parole di Ebolo, le quali ancora oggi sono di grande efficacia per trasmettere l’importante messaggio che bere con responsabilità possa avere effetti positivi su diversi aspetti della salute.
Saranno questi i temi al centro dell'incontro che, partendo dal vino come elemento cardine fra trascendenza e immanenza, eros e psiche, mito e religione, affronterà poi, col contributo di personalità medico-scientifiche, il ruolo del vino nell’alimentazione, nella salute generale e nella vita sessuale maschile e femminile. La forza del convegno è nell’elevato valore scientifico dei relatori coinvolti, che sicuramente aumentano le aspettative per un confronto che “si pone l’obiettivo – spiega Sandro Sartor, coordinatore del gruppo di lavoro Vino e Salute interno a Uiv e promotore dell’iniziativa – di discutere, in modo oggettivo e costruttivo, delle relazioni esistenti tra il consumo moderato e consapevole di vino e una corretta educazione alimentare, superando così le demonizzazioni, i pregiudizi e le ostilità che finora hanno indotto le istituzioni ad adottare politiche proibizionistiche incentrate su sistemi sanzionatori, considerati erroneamente l’unica soluzione al problema dell’abuso”.
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Fonte: Uiv - Unione italiana vini