Si è tenuta lo scorso 21 aprile nella sede dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf) la riunione del Comitato tecnico di Ispettorato per la repressione frodi e altri Organismi di controllo voluta dal ministro Saverio Romano.
Alla riunione presieduta dal capo Dipartimento dell’Icqrf, Giuseppe Serino, oltre agli Organismi di controllo del Mipaaf inistero (Icqrf, Corpo forestale dello Stato, Comando Carabinieri politiche agricole e alimentari e Comando generale delle Capitanerie di porto), hanno partecipato la Guardia di finanza, il Comando Carabinieri per la tutela della salute, la Polizia di stato, l’Agenzia delle dogane e l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea), unitamente all’Agecontrol SpA.
Nel corso della riunione è stata espressa la volontà di proseguire una collaborazione già instaurata negli anni passati, tramite l'attuazione per l'anno in corso, di specifici programmi congiunti di attività nei settori più importanti dell’agroalimentare italiano.
“Con questa riunione” ha dichiarato Romano, “diamo l’avvio ad un coordinamento indispensabile per ottimizzare il lavoro di tutti gli organismi di controllo”.
Particolarmente importante l'unione delle professionalità a disposizione dello Stato che permetterebbe di ottenere migliori risultati nell'azione di tutela dei produttori e consumatori italiani.
Il compito del Comitato tecnico sarà quello di offrire un'attività di controllo efficace e una più mirata lotta alle frodi risparmiando, grazie all'eliminazione di inutili duplicazioni dei controlli, risorse destinate alla tutela dei consumatori.
“Al mio arrivo” ha proseguito Romano, “mi sono reso conto dell’importanza di realizzare azioni coordinate tra tutte le strutture di controllo che operano nel comparto agroalimentare per contrastare i fenomeni di contraffazione che tanti danni arrecano al settore. La funzione preventiva svolta dagli organi di controllo” ha aggiunto, “è importante tanto quanto quella repressiva, poiché ha come finalità la tutela sia del consumatore che dell'operatore che esercita correttamente".
Di rilievo, poi, la tempistica nei controll. La settimana dedicata dall'Icqrf ai prodotti tipici della tradizione pasquale ne è un esempio. “Dall'11 al 15 aprile” ha spiegato il ministro, “si concentrano maggiormente gli acquisti di prodotti quali colombe e uova di Pasqua. L'Icqrf, ha controllato su tutto il territorio nazionale 272 operatori e 582 prodotti dolciari per verificarne la conformità delle informazioni riportate in etichetta o nella presentazione rispetto alle norme di carattere generale e a quelle specifiche. In particolare, sono stati effettuati controlli sull'utilizzo di semilavorati non ammessi dalle denominazioni tradizionali”.
Altro esempio, l'olio di oliva ed il vino che, unitamente ad altri pilastri della Dieta mediterranea, rappresentano il made in Italy. I risultati dei controlli effettuati dall'Icqrf, nell'ambito della Grande distribuzione e del commercio tradizionale hanno portato all'ingente sequestro di vino e di olio che dichiaravano in etichetta di possedere caratteristiche produttive non corrispondenti alla realtà.
"Anche i recenti obblighi normativi di indicazione dell'origine” ha concluso il Ministro, “risultano fondamentali per garantire la salvaguardia dei consumatori e scongiurare fenomeni di contraffazione che danneggiano gli operatori del settore".