“Sono molto soddisfatto per l’esito della vicenda che ha visto coinvolte alcune produzioni vitivinicole italiane. Il dialogo costante che abbiamo avuto con le autorità statunitensi del Ttb ci ha consentito di chiudere definitivamente la questione del Brunello, e di fare il punto sul Chianti Docg e il Toscano Igt, individuando anche su queste vicende una positiva conclusione. Grazie al nostro lavoro e alla trasparenza e collaborazione da noi dimostrata, si è infatti instaurato con il Ttb un rapporto di assoluta fiducia. Il nostro rigore nel dare garanzia di qualità e rispetto dei disciplinari e nel tutelare i produttori onesti ha pagato".
“E’ stata revocata definitivamente – ha fatto sapere il ministro – con effetto immediato, la richiesta di certificazione di accompagnamento per le aziende produttrici di Brunello non coinvolte nell’inchiesta. Riguardo alle sette aziende coinvolte nelle indagini, stiamo valutando la possibilità di redigere una singola certificazione annuale in cui sia assicurato che il vino esportato da queste case vinicole rispetta il disciplinare di produzione”.
“Inoltre – ha aggiunto Zaia – abbiamo consegnato la lettera del Ministero in cui si certifica che nessun quantitativo di vino ‘Chianti’ Docg e ‘Toscano’ Igt, prodotto dalle ditte interessate dal procedimento giudiziario e non conforme al disciplinare, è stato mai esportato verso il territorio statunitense. Visto l’esito positivo del caso Brunello, il Ttb accetterebbe le assicurazioni che abbiamo fornito alle autorità Usa, facendo così cadere la ventilata richiesta di una certificazione di accompagnamento anche per questi due vini”.