C'è chi ci appoggia sopra perfino il giaccone invernale per allacciarsi lo scarponcino da lavoro, ma le piante non fanno una piega. Una sorta di muro eretto, stabile, solido e dal verde squillante, indice già a prima vista di salute e produttività. Sono i nuovi orzi ibridi Syngenta, mostrati in campo a Fossano.
Circa le loro peculiarità Agronotizie ha intervistato Dario Manuello, field crop expert cereali e riso Syngenta, mentre per approfondire i temi della difesa fitoiatrica la parola è in seguito passata a Marco Merlano, Field Campaign Manager dell'area Nord-Ovest.
 
Dario Manuello, field crop expert cereali e riso Syngenta

Molti agricoltori forse non hanno ancora ben compreso la nuova realtà degli orzi ibridi, abituati come sono alle varietà convenzionali. In sostanza, cosa sono e cosa è Hyvido?
 
"Hyvido è la tecnologia esclusiva Syngenta per quanto riguarda gli orzi ibridi. È in sostanza un 'Umbrella brand' che caratterizzerà tutti gli orzi di Syngenta".
 
Quali vantaggi offre la tecnologia Hyvido rispetto a un orzo convenzionale?
 
 "Innanzitutto sono ibridi, sono cioè caratterizzati da un'elevata eterosi che fa si che le piante siano al contempo molto resistenti alle malattie, come pure che si adattino a condizioni pedoclimatiche molto differenti fra loro. Hanno un'elevata capacità di accestimento e ciò implica una riduzione della dose di seme per ettaro. Si potrà cioè passare da 150-200 chili per ettaro di un orzo convenzionale ai meno di 100 per gli ibridi Hyvido. Il miglior posizionamento è fra gli 80 e i 90, ma sono ancora in corso alcuni studi di perfezionamento su questo tema".
 
Gli ibridi messi in campo mostrano anche una notevole sanità di culmi e foglie, come pure sembrano molto ben ancorati al terreno...
 
"Si. Oltre alla resistenza all'Elmintosporiosi e alle diverse malattie fungine, gli orzi ibridi Hyvido mostrano anche un apparato radicale che si mostra dal 50 al 70% più sviluppato rispetto ai convenzionali. Un vantaggio significativo nei momenti di stress per la coltura, ma anche nella capacità di utilizzare i nutrienti, l'azoto in primis".
 
La semente può fare molto, ma poi va anche curata in campo...
 
"Vero. Infatti, sono stati in tal senso messi a punti specifici protocolli di produzione per unire il potenziale produttivo degli orzi Hyvido con le cure necessarie per ottenere raccolti eccellenti anche in qualità. I protocolli prevedono innanzitutto una dose di semina corretta, ma anche un'adeguata concimazione. Vanno infatti concimati all'uscita dell'inverno, durante l'accestimento. Infine la difesa, assicurata dai prodotti Syngenta sia in chiave diserbo sia di protezione, al fine di esaltare le caratteristiche del prodotto finale. L'obiettivo è quello di mantenere l'ultima foglia verde per il maggior numero di giorni possibile per esaltare il potenziale produttivo degli orzi"
 
A quale utilizzo sono maggiormente vocati gli orzi Hyvido?
 
"Sono orzi destinati fondamentalmente alla mangimistica, ma al contempo si stanno approfondendo con appositi studi le loro potenzialità in chiave biogas. Soprattutto si stanno studiando la produttività di biomassa per ettaro e la resa in metano."

 Marco Merlano, Field Campaign Manager dell'area Nord-Ovest, approfondisce i temi legati alla difesa dei cereali
 
Dottor Merlano, come viene composta la linea diserbo Syngenta negli areali del Nord Ovest?
 
"Con il portfolio corrente la difesa dalle infestanti si basa su Axial Pronto o la linea Traxos, da utilizzarsi in alternativa in funzione della composizione della flora infestante. In particolare, dove abbiamo la preponderanza di loietti ci rivolgiamo ad Axial Pronto che viene abbinato a Manta Gold per il controllo delle foglie larghe. In molte situazioni può essere utilizzato in tal senso anche Logran, solfonilurea da posizionarsi però nelle applicazioni precoci, con infestazioni miste ma in assenza di perennanti ".
 
Cosa prevede la "ricetta" Syngenta per le condizioni difficili, con malerbe particolarmente ostiche?
 
"Manta Gold, utilizzato alla dose di due litri e mezzo permette di controllare agevolmente questo tipo di infestanti. Penso ad esempio alle perennanti, tipo il Cirsium, ovvero lo Stoppione. Manta Gold si è mostrato efficace anche in trattamenti un po' tardivi, come per esempio è successo quest'anno a causa del meteo avverso".
 
Questo anche in un'ottica di resistenza?
 
"Si, anche se in quest'area il  problema delle resistenze non è ancora conclamato. Il nostro lavoro quotidiano come Syngenta è semmai quello di prevenirle, sia sui cereali sia su tutte le colture sulle quali operiamo. In tal senso aiutano molto le rotazioni, le quali in questa zona sono un punto cardine delle pratiche agricole, come pure la disponibilità di diverse famiglie chimiche con le quali affrontare le problematiche di campo.
 
In campo si vedono tesi molto interessanti, ma di cui penso si potrà parlare approfonditamente sono in un prossimo futuro...
 

"In effetti vi sono diverse nuove opportunità in fase di sviluppo e registrazione... soluzioni che mostrano un elevato fit con le problematiche fitosanitarie di quest'area. Nel prossimo futuro i cerealicoltori del Nord Ovest potranno contare su interessanti evoluzioni circa i prodotti Syngenta, sia in materia di diserbo sia di difesa dalle patologie fungine. Uno dei problemi emergenti è rappresentato per esempio da alcune infestanti cosiddette di sostituzione, abbastanza difficili da controllare, come per esempio il Bromo. Fra le soluzioni in arrivo ve ne è una che potrà aiutare proprio in tal senso".
 

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