Quattro sono le fasi fenologiche in cui la vite risulta esposta alle infezioni di Botrite. Il primo si verifica dopo la fine della fioritura, momento nel quale i residui fiorali possono favorire le prime comparse della malattia. Vi sono poi ancora tre momenti focali durante l'anno: pre-chiusura grappolo, invaiatura e maturazione.

Soprattutto la fase di pre-chiusura grappolo, altrimenti nota come "Fase B", è la più delicata. Non a caso buona parte della strategia complessiva contro la Botrite si gioca in questo momento. È proprio in questa fase che vanno cioè usati i prodotti più efficaci.

Switch® è l'antibotritico di Syngenta Crop Protection, a base di cyprodinil e fludioxonil in ragione rispettivamente del 37,5 e del 25 per cento, ideale proprio per le applicazioni più "delicate", ove servono prodotti efficaci e dai risultati affidabili e consolidati.

Switch® è formulato in granuli idrodispersibili di elevata qualità e pulizia. Grazie al buon profilo tossicologico Switch® è un non classificato ed è quindi acquistabile anche senza possesso di patentino.  

 

Risultati in campo e dopo la vendemmia

 

La protezione dell'uva dalla Botrite vuol già dire tanto, ma non tutto. La qualità finale delle uve e del vino, infatti, dipende anche dall'assenza di altri funghi come aspergilli e penicilli. In mancanza di un controllo ottimale anche di questi parassiti, le produzioni possono essere infatti contaminate da ocratossine. Switch® è autorizzato anche per la lotta a questi marciumi secondari, assicurando in tal modo la massima qualità delle produzioni anche quando esse siano ormai, per così dire, in bottiglia, soprattutto quando Switch® viene applicato fra invaiatura e maturazione.

Le applicazioni di Switch® vanno effettuate a dosaggi di 80 g/hl, pari a 0,8 kg/ha. In un anno Switch® si può applicare due volte. Il primo trattamento va posizionato in pre-chiusura grappolo, mentre in caso di necessità il secondo può avvenire o all'invaiatura oppure in pre raccolta.