Sorghette e foglie strette hanno già il loro bel daffare nei campi di mais. Sulle foglie larghe arriva invece la vera novità dell'anno in materia di post emergenza, quella a base di tritosulfuron e dicamba. Una novità commercializzata da Basf con il nome di Algedi. Anch'esso esponente della famiglia delle solfoniluree, Algedi è un granulare idrodispersibile che abbina a 25 grammi di tritosulfuron anche 50 grammi di dicamba, il quale arrotonda il risultato su Borsa del pastore, Crisantemo, Camomilla comune, Romice crespo, Ortica e Veccia.
La carta d'identità di Algedi
Di ottima selettività verso la coltura, Algedi è un Non classificato registrato nel settembre 2010 per il controllo delle infestanti dicotiledoni del mais. Dopo l'applicazione, tritosulfuron viene assorbito rapidamente dalle malerbe per via fogliare e traslocato velocemente verso gli apici meristematici, dove ne blocca la crescita. Algedi va applicato quando le malerbe siano già emerse, poco sviluppate (2-4 foglie vere) e in attiva crescita. In questa fase il mais è generalmente nella fase compresa tra le 2 e le 8 foglie. Le dosi d'impiego sono comprese fra i 150 e i 200 g/ha, i quali vanno disciolti in 200-400 l/ha. Per massimizzarne l'efficacia, Algedi deve essere sempre impiegato in miscela con 1 l/ha del coadiuvante liquido Dash HC. Algedi è infatti commercializzato in pratici astucci contenenti 2 flaconi da 250 g di Algedi e 2 da 1 litro di Dash HC.
Le infestanti controllate
Nello spettro d'azione di Algedi ricadono le più importanti infestanti dicotiledoni del mais, come Abuthilon teofrasti, Acalypha virginica, Amaranthus retroflexus, Ammi majus, Anagallis arvensis, Atriplex patula, Bidens tripartita, Calystegia sepium - su cui Algedi spicca particolarmente quanto a efficacia - Chenopodium album, Cirsium arvensis, Datura stramonium, Capsella bursa-pastoris, Chrysanthemum coronarium, Helianthus annuus, Lamium amplexicaule, Matricaria chamomilla, Phytolacca americana, Polygonum convolvulus, Polygonum persicaria, Portulaca oleracea, Raphanus raphanistrum, Rumex crispus, Sinapis spp., Solanum nigrum, Sonchus arvensis, Stellaria media, Thlaspi arvense, Urtica urens, Vicia faba e Xanthium strumarium.
Vi possono essere poi situazioni particolari in cui la miscela erbicida debba essere studiata per fronteggiare infestazioni complesse. Per esempio, in presenza di forti infestazioni di Cencio molle ed Erba morella è bene utilizzare Algedi alla dose massima e nella fase compresa fra le 3 e le 6 foglie vere, addizionando in botte anche prodotti a base di mesotrione. Se alla situazione precedente si somma anche la contestuale presenza di Convolvolo è bene allora intervenire fra le 3 e le 6 foglie, utilizzando 150-200 g/ha di Algedi in miscela però con fluroxypir. Per completare infine lo spettro d'azione anche sulle infestanti graminacee, l'uso di Algedi viene sempre suggerito in miscela con nicosulfuron.
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: BASF Italia - Divisione Agro
Autore: Donatello Sandroni