Descrizione e ciclo
L'osservazione del fenomeno su scala mondiale evidenzia come la Tignola del pomodoro si stia insediando rapidamente nei nostri climi, dove manifesta un potenziale di crescita notevole. I danni si osservano dai semenzai fino alle bacche prossime alla maturazione. Con un tale fitofago è probabile ci si debba abituare a convivere, accettando la complicazione che esso comporta all'intera filiera del pomodoro.
La Tuta absoluta è un lepidottero gelechide ed origina dal sud-america. Vive e prolifera a spese di differenti colture, soprattutto solanacee. Tra di esse il pomodoro è la coltura preferita dal fitofago. Ne attacca foglie, stelo, piccioli, gemme, bacche. Anche melanzana, patata ed altre solanacee incorrono negli stessi danni.
Gli adulti generalmente volano vicino al suolo. Essendo di piccole dimensioni penetrano agevolmente anche attraverso reti a maglia sottile. I maschi possono essere catturati con apposite trappole a feromoni. La Tuta è infine molto prolifica: una sola femmina è in grado di deporre oltre 200 uova. Facile intuirne quindi il potenziale biologico. Sverna come crisalide nel terreno, compiendo nell'anno numerose generazioni. Il ciclo è molto breve ed è compreso tra i 25 e i 45 giorni (generazioni estive). Al momento non si segnalano nemici naturali capaci di contenerne le popolazioni.
Diffusione
Registrata fin dagli anni ‘60 in Sud-America, la Tuta absoluta è giunta in Europa grazie a piantine o frutti di pomodoro. La prima segnalazione proviene dalla Spagna (giugno 2007). In seguito è giunta anche in Italia, nel periodo 2008-2009: dapprima Sicilia, poi Calabria, Campania, Liguria, Sardegna, Toscana, infine Emilia-Romagna e ora anche Lombardia. Sfuggita fin da subito a un tipo di controllo con finalità eradicanti, si è quindi diffusa velocemente ovunque si coltivasse pomodoro.
Danni e criteri di lotta
In caso di gravi infestazioni, i danni prodotti dalle larve di Tuta possono colpire l'intera vegetazione e rendere invendibile la produzione. Il solo modo per attuare una difesa efficace, ma anche sostenibile nel tempo, è avere un programma preciso di lotta.
Oltre all'uso di insetticidi efficaci appare quanto mai consigliabile la distruzione dei residui colturali infestati. Inoltre è fondamentale utilizzare materiale indenne e proteggere le serre con reti anti-insetto e doppia porta. Infine, nei Paesi dove è presente da anni, la Tuta absoluta ha dimostrato di saper sviluppare facilmente resistenza agli insetticidi (casi registrati per fosforganici, piretroidi e regolatori di crescita). Attualmente restano ben pochi i meccanismi d'azione efficaci su Tuta.
Tra questi vi è quello di indoxacarb, principio attivo di Steward. Per preservarne l'efficacia nel tempo, si consiglia di alternare Steward con altri prodotti a diverso meccanismo di azione: i più indicati appaiono quelli a base di spinosad e Bacillus thuringiensis.
Prove sperimentali
Il 23 giugno 2009 l'uso di indoxacarb (Steward) è stato esteso in Italia anche su Tuta del pomodoro per un massimo di 4 applicazioni all'anno.
Tale estensione è dovuta al supporto di evidenze sperimentali molto positive. Tra le differenti prove, Steward è stato testato anche a S. Croce Camerina (RG). La prova, su pomodoro, prevedeva il trapianto al 5 maggio e un primo intervento insetticida l'11 maggio. Le tesi trattate hanno ricevuto quattro trattamenti fogliari a cadenza settimanale. Il 4 giugno i risultati sono molto chiari: il testimone appare completamente distrutto, mentre sulla tesi trattata con Steward le piante di pomodoro sono rimaste protette. Riguardo indoxacarb, le osservazioni di campo ne confermano non solo l'efficacia ma anche la piena selettività verso gli insetti utili. Per migliorare l'efficacia di indoxacarb su Tuta si suggerisce l'aggiunta di un bagnante in modo da aumentarne la penetrazione nel tessuto fogliare.
Vydate 10 L
Nel catalogo DuPont dedicato alle colture orticole è presente anche Vydate 10 L, nematocida-insetticida a base di oxamyl. Utilizzato per drip irrigation, oltre a controllare Meloidogyne spp., Globodera spp. e Heterodera spp., mostra un effetto collaterale su insetti alati come afidi, aleurodidi e anche minatori fogliari quali Lyriomiza spp. Dotato di notevole sistemia acropeta, il carbammato diffonde velocemente nelle foglie, dove grazie al proprio ampio spettro esplica la propria azione anche su insetti presenti nel mesofillo o che si nutrono di linfa. L'abbinamento delle applicazioni fogliari di Steward con quelle per drip-irrigatio a base di Vydate 10 L permette quindi di contenere contemporaneamente numerose e differenti avversità.
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Fonte: DuPont