Chi ha detto che i trattori sono solo strumenti di lavoro? Da mezzi indispensabili nei campi a protagonisti di viaggi incredibili e imprese fuori dall'ordinario, i trattori hanno dimostrato di saper uscire dai confini dell'agricoltura per conquistare strade, montagne e perfino deserti.

 

Avventure sorprendenti compiute in giro per il mondo con un trattore affrontando viaggi lunghi migliaia di chilometri, sfide ai limiti della resistenza umana e meccanica, record degni di essere inseriti nei libri di storia, ma anche imprese nate per divertirsi e dare una svolta alla propria vita.

 

AgroNotizie® ha raccolto alcune delle storie più sensazionali che mescolano meccanica, passione e un pizzico di follia. Perché con un trattore si può fare molto più che arare un campo: si può attraversare il mondo.

 

Allacciate le cinture, si parte: ci aspettano quasi 20mila chilometri.

 

Sfida nel deserto: un trattore tra le dune del Marocco

La prima tappa del nostro viaggio inizia subito con una recente impresa molto "rovente", proprio come la location che l'ha ospitata: le dune infuocate del Nord Africa. È qui che Cédric Goumaz, agricoltore svizzero e appassionato di sport motoristici, ha deciso di portare un trattore Massey Ferguson 8S Dyna E-Power.

 

Dal 3 al 12 aprile 2025, Cédric ha percorso i 3mila chilometri della Morocco Desert Challenge, classificandosi 75esimo su 144 partecipanti e conquistando un sorprendente quarto posto nella categoria "truck". Un risultato storico, un primato assoluto per il mondo della meccanica agricola.

 

L'impresa è il frutto di un'idea audace nata dalla collaborazione tra Cédric e Küfferagri, rivenditore svizzero del marchio Massey Ferguson, che in soli due mesi hanno trasformato l'MF 8S Dyna E-Power in una macchina da rally desertico. Potenza aumentata a 390 cavalli, trasmissione a doppia frizione Dyna E-Power per garantire fluidità e reattività su sabbia e rocce, sospensioni modificate e una cabina rinforzata per accogliere i sedili da corsa.

 

L'MF 8S è stato modificato ad hoc per adattarsi all'inospitale ambiente desertico marocchino

 

 

"È stata un'avventura umana, prima ancora che tecnica" ha commentato Gilles Kuffer, direttore di Küfferagri, sottolineando la sinergia tra cliente, concessionario e casa madre Massey Ferguson. Il MF Desert Challenge ha messo in luce anche l'eccellenza e la creatività dei meccanici agricoli, capaci di trasformare una macchina da lavoro in un mezzo pronto a sfidare uno dei rally più duri al mondo.

 

Xtractor: un safari davvero particolare

Proseguiamo il nostro tour spostandoci verso il Sudafrica. Qui tra dune roventi, montagne lussureggianti e savane abitate da animali selvatici, si è svolta la seconda edizione di Xtractor, un'impresa firmata McCormick che ha avuto un seguito d’eccezione: 15 giornalisti di diverse testate europee, tra cui anche AgroNotizie.

Leggi ancheIl racconto di AgroNotizie: XTractor, il Sudafrica come non lo avete mai visto

Il team ha percorso quasi 8mila chilometri in 49 giorni a bordo di 4 trattori McCormick Serie X7 e X8, lungo un tracciato che ha attraversato il Sudafrica da Cape Town fino a Pretoria, con un'andatura mai superiore ai 50 chilometri orari.


L'avventura, partita il 3 aprile 2018, ha attraversato scenari unici: dal deserto del Kalahari fino al Parco nazionale Kruger, passando per le montagne del Drakensberg. Non sono mancati gli incontri con la fauna locale – leoni, leopardi, elefanti e rinoceronti – e le emozioni forti: in una delle tappe, i trattori sono stati circondati da un branco di leoni e in un'altra hanno resistito alla carica di un elefante.

 

Gli highlight dell'impresa Xtractor Sudafrica 2018

 

Ma Xtractor non è stata solo un'avventura agromeccanica. In collaborazione con Amref, BKT, Motorola e altri partner tecnici, la spedizione ha lasciato un'impronta concreta. Nel villaggio di Ephraim Mogale, i trattori McCormick hanno arato un terreno e avviato un grande orto comunitario. A Sebokeng, invece, hanno spianato il terreno per costruire un campo da calcio destinato agli studenti.

 

Antarctica2: al Polo Sud con il trattore

E dal caldo africano spostiamoci al freddo estremo, in Antartide. C'è chi sogna da bambino di pilotare aerei, scalare montagne o fare il giro del mondo, ma Manon Ossevoort, attrice olandese, sognava qualcosa di ancora più insolito: raggiungere il Polo Sud in trattore con la spedizione Antarctica2.

 

Un'idea nata in tenera età che si è trasformata, nel novembre 2014, in una vera e propria impresa. La destinazione? Il Polo Sud geografico, per onorare l'impresa di Sir Edmund Hillary, che già nel 1958 aveva raggiunto lo stesso punto partecipando alla Commonwealth Trans-Antarctic Expedition e guidando trattori Massey Ferguson TE20 modificati.

 

In tempi più recenti, a bordo del suo Massey Ferguson 5610, Manon ha guidato tra le 12 e le 14 ore al giorno percorrendo i 4.638 chilometri necessari per completare il viaggio in 27 giorni, 19 ore e 25 minuti. Il trattore, adattato per l'avventura con pneumatici e lubrificanti speciali, ha superato ogni ostacolo, affrontando condizioni estreme: gelo polare, altitudine, neve, ghiaccio e vento.

 

La partenza della spedizione Antarctica2 diretta verso il Polo Sud 

 

Massey Ferguson ha celebrato il successo lanciando una versione speciale del trattore usato: l'MF 5610 Antarctica2 Edition, dotato di sospensioni avanzate, luci led, sistema audio e trasmissione adattata per le basse temperature.

 

Tractor Trek: attraversare l'Europa con uno specializzato

Se le alte o le basse temperature non fanno per voi ecco una nuova avventura più "temperata", ma ugualmente incredibile. C'è chi attraversa l'Europa in auto, chi in bicicletta… e chi lo fa su un trattore specializzato.

 

Questa è l'impresa firmata Antonio Carraro che, con il progetto Tractor Trek, ha voluto portare un trattore isodiametrico Tony V ben oltre i filari di vigneti e frutteti. Grazie alla trasmissione idrostatica a gestione elettronica e alla cabina compatta ma ergonomica, il mezzo ha affrontato lunghi tratti stradali adattandosi a percorsi collinari e urbani.

 

Partito il 7 maggio 2024 dagli stabilimenti di Campodarsego (Pd) in Veneto, il Tony V ha intrapreso un viaggio di 1.375 chilometri fino alla cittadina inglese di Maidstone, sede dell'importatore Kirkland UK, partner dell'iniziativa.

 

L'intero viaggio è stato raccontato in tempo reale sui canali social di Antonio Carraro e in differita su YouTube

 

A guidare lo specializzato l'ingegnere Lauris Cirulis, Product manager del team Kirkland, determinato a mettere alla prova il trattore sulle strade europee attraversando Italia, Svizzera e Francia. Ogni tappa è stata anche occasione di incontro con i concessionari e importatori Antonio Carraro.

 

Bold & Gracious Tour: 3 ragazze, 1 trattorino, 5 nazioni

Restiamo in Europa, ma cambiamo mezzo. Non propriamente classificabile tra le macchine agricole, il protagonista della prossima avventura è un trattorino tosaerba Alpina motorizzato Kohler Courage bicilindrico SV710 da 20 cavalli con raffreddamento ad aria e trazione posteriore.

 

Coprotagoniste, tre ragazze italiane - Margherita, Francesca e Giulia - che nel luglio 2011 sono partite da Oxford, in Inghilterra, con un obiettivo chiaro: raggiungere Reggio Emilia percorrendo 2mila chilometri in 30 tappe e attraversando Regno Unito, Francia, Germania, Austria e Italia.

Nasce così il Bold & Gracious Tour, un'avventura tutta al femminile. Con velocità media di 15 chilometri orari, le tre protagoniste si sono alternate alla guida per 6 ore al giorno, supportate dai team Kohler - Lombardini e Alpina - GGP.

 

Video di presentazione del Bold & Gracious Tour

 

Il cuore del progetto non è solo la strada percorsa, ma il modo in cui è stata raccontata: Margherita scriveva ogni giorno sul blog (purtroppo oggi non più disponibile Ndr.), Francesca immortalava paesaggi e volti con la macchina fotografica e Giulia montava video giornalieri per raccontare il viaggio.

 

La storia vera di Alvin Straight: 390 chilometri per chiedere "scusa"

Concludiamo il nostro viaggio con l'avventura più "breve", spostandoci però oltreoceano. Nel luglio del 1994, Alvin Straight, 73 anni e molti acciacchi, viveva a Laurens, un piccolo paese rurale dell'Iowa (Usa), ma l'improvviso ictus di suo fratello Henry, con cui non parlava da 10 anni, lo spinse a partire.

 

Non avendo la patente e detestando treni, autobus e hotel, scelse di viaggiare con il suo vecchio trattore da hobbista John Deere del 1966 da ben 7 cavalli. Alvin partì da solo, trainando un piccolo rimorchio. La destinazione? Blue River, Wisconsin, a oltre 390 chilometri. Con una velocità di 8 chilometri orari, il viaggio durò 6 settimane. Il trattore originale è oggi custodito nel museo di Pocahontas, in Iowa.

 

La vicenda sarebbe potuta rimanere sconosciuta se non fosse che qualcuno la raccontò a un giornale locale e da lì si diffuse. La storia di Alvin colpì profondamente l'America e il mondo tanto da ispirare il film The Straight Story di David Lynch (1999).

 

Il trailer del film The Straight Story di David Lynch (1999) ispirato alle vicende di Alvin Straight

 

Il 15 agosto 1994 Alvin arrivò davanti a casa del fratello, trainato per gli ultimi 2 chilometri da un agricoltore locale. I due si abbracciarono. E, finalmente, parlarono. Alvin morì poi nel 1996, poco dopo aver tentato un altro viaggio verso l'Idaho interrotto da pioggia e stanchezza.

 

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