Un vitigno, un vino ma ancor prima un territorio. Stiamo parlando del Lambrusco, uno dei vini italiani più conosciuti, apprezzati e acquistati al mondo, che sarà protagonista a Vinitaly, il salone internazionale del vino e dei distillati in programma a Veronafiere dal 15 al 18 aprile prossimi, non solo per quanto riguarda la degustazione.

Domenica 15 aprile 2018 alle 11, nell'Area Eventi del Padiglione 1 Emilia Romagna, sarà infatti presentata la nuova edizione del volume La viticoltura nelle terre dei Lambruschi, edita dal Consorzio per la tutela del Lambrusco di Modena e dal Consorzio per la tutela e la promozione dei Vini Dop Reggiano e Colli di Scandiano e di Canossa.

La pubblicazione, curata da Anselmo Montermini, Claudio Corradi, Rolando Valli e Stefano Meglioraldi, rappresenta un vero e proprio excursus tecnico sui processi produttivi, consueti e innovativi, che permettono di far arrivare sulle nostre tavole, e quelle di milioni di consumatori nel mondo, un prodotto di altissima qualità.
 
Sono diverse le novità di questa riedizione, tra cui l’utilizzo di foto completamente inedite e l’introduzione di una sinossi in inglese per ciascun capitolo: una scelta volta a sottolineare come il Lambrusco sia un vino in grado di presentarsi e farsi apprezzare da un pubblico sempre più internazionale” commenta Claudio Corradi, co-autore del testo.

"Tra i nuovi capitoli inseriti nella riedizione ce n’è uno dedicato alla sostenibilità ambientale nella viticoltura – racconta Claudio Biondi, presidente del Consorzio tutela del Lambrusco di Modena –. Da anni nella terra dei Lambruschi si fa lotta integrata e oggi stiamo cercando di raggiungere un importante obiettivo: la certificazione di Territorio viticolo sostenibile, forti di poter contare su tutte le imprese della filiera vitivinicola, a cominciare dai produttori".
 
"Raggiungere questo obiettivo – aggiunge Davide Frascari, presidente del Consorzio tutela e promozione Vini Dop Reggiano e Colli di Scandiano e di Canossa – significherebbe rafforzare ulteriormente l’immagine del territorio di origine del Lambrusco, dietro al quale si nascondono capacità, impegno e competenza di oltre 5mila produttori. Questo volume vuole essere un’ulteriore guida proprio per loro, che ogni giorno danno il meglio di sé per curare le uve in vigna e per garantire il miglior prodotto possibile ai consumatori".
 
Con la riedizione de La viticoltura nelle terre dei Lambruschi si conferma la fattiva collaborazione tra il Consorzio per la tutela del Lambrusco di Modena e il Consorzio per la tutela e la promozione dei Vini Dop Reggiano e Colli di Scandiano e di Canossa per favorire la valorizzazione del territorio e la sostenibilità ambientale. Del resto, le province di Modena e Reggio Emilia si presentano praticamente speculari nei numeri del Lambrusco, pur conservando una specifica identità nelle produzioni. Entrambe, infatti, annoverano oggi 8.300 ettari a testa di superficie allevata a vigneto, con una produzione annuale di uve per Lambrusco di 1.600.000 quintali.

L'ingresso all'evento è su invito